Indagato Mohammad Hannoun al corteo pro Palestina di Milano

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ESTERI

Sabato 16 novembre, poco dopo le 15:30, è partito da Porta Genova l'ennesimo corteo pro Palestina, diretto verso Darsena e destinato a concludersi in piazzale Medaglie d'Oro, dopo aver attraversato Porta Romana. L'iniziativa, che si svolge ogni sabato da oltre un anno, mira a chiedere la fine del conflitto israelo-palestinese. Durante il corteo, Kader Tamimi, presidente dell'Associazione Palestinese in Lombardia, ha espresso solidarietà a Mohammad Hannoun, presidente dell'Associazione Palestinesi in Italia, recentemente denunciato per istigazione a delinquere.

Hannoun, sessantaduenne giordano, è stato accusato di aver incitato alla violenza durante un intervento nel corteo pro Palestina, lodando i giovani di Amsterdam che, il 7 novembre, hanno aggredito tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv. La Polizia di Stato di Milano ha notificato a Hannoun un foglio di via per istigazione all'odio e alla violenza, in riferimento ai suoi commenti a favore delle aggressioni.

Fondatore nel 1994 dell'Associazione benefica di solidarietà con il Popolo palestinese, Hannoun è stato inserito lo scorso ottobre nella blacklist del Dipartimento del Tesoro statunitense, con l'accusa di essere un finanziatore del terrorismo e di promuovere manifestazioni contro Israele. Nonostante le accuse, Tamimi ha dichiarato dal furgone di testa del corteo: "Siamo vicini a lui e speriamo che questa faccenda si chiarisca".

L'indagine su Hannoun, che ha suscitato diverse reazioni, si concentra sui suoi presunti legami con Hamas e sul suo sostegno pubblico alle aggressioni di Amsterdam.