Delitto Yara Gambirasio, gli avvocati della famiglia : “Faremo un esposto al garante della Privacy per la serie Netflix”

Ha fatto molto discutere in questi mesi la serie Netflix uscita lo scorso 16 luglio, “Il caso Yara: oltre ragionevole dubbio”, incentrata sull’atroce delitto della piccola Yara Gambirasio. L’omicidio della tredicenne, uccisa nel novembre 2010 e ritrovata solo 3 mesi dopo a Brembate di sopra, dopo molti anni non smette di scuotere le coscienze e lascia ancora molti dubbi, dividendo l’opinione pubblica. (Casteddu Online)

La notizia riportata su altri giornali

La serie ha fatto immediatamente scalpore per l’intervista a Massimo Bossetti, condannato in via definitiva all’ergastolo, e il tentativo di scagionarlo. Il caso Yara, oltre ogni ragionevole dubbio è uscito il 16 luglio 2024 sulla nota piattaforma streaming ed è suddiviso in cinque puntate, ognuno di circa 50 minuti. (Donna Moderna)

La cronaca giudiziaria, il diritto a essere informati, la dimensione pubblica del processo sono in sé atti di civiltà: dove tutto è segreto dove si arresta e si giudica nell’opacità, si annidano gli abusi del potere. (Famiglia Cristiana)

Il secondo, solo la mamma, a novembre 2013, nel disperato tentativo di dare una svolta alle indagini: «Chi sa, parli». Le voci di Maura Panarese e Fulvio Gambirasio si sentirono solo due volte, in tv. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Un esposto al Garante della privacy per contestare gli audio trasmessi durante la docuserie di Netflix sul delitto di Yara Gambirasio. (TGR Lombardia)

"Siamo indignati. I legali hanno spiegato al settimanale Giallo che per la madre e il padre di Yara, Fulvio Gambirasio e Maura Panarese, la riproduzione delle intercettazioni è stata "un'incursione" nella loro vita. (Liberoquotidiano.it)

A distanza di due mesi dall'uscita su Netflix della fiction, i genitori di Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate di Sopra (Bergamo) scomparsa il 26 novembre 2010 e il cui corpo senza vita fu ritrovato circa tre mesi dopo, (Secolo d'Italia)