Meloni: "Ribadiamo il nostro sostegno all'Ucraina"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Meloni: "Ribadiamo il nostro sostegno all'Ucraina" 05 novembre 2024 La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha rilasciato delle dichiarazioni alla stampa al termine dell'incontro con il Segretario Generale della Nato, Mark Rutte, che si è svolto a Palazzo Chigi: ”Al centro del colloquio c'è stato anche il sostegno degli Alleati alla legittima difesa dell'Ucraina, il ruolo di coordinamento che la Nato può esercitare e deve esercitare da questo punto di vista". (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altre testate
Non è chiaro se e quanto la compattezza dell’Ue reggerà, in realtà. I colloqui di ieri del capo dello Stato, Sergio Mattarella, e della premier Giorgia Meloni con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, sono un punto fermo. (Corriere della Sera)
Dopo aver visitato Berlino lo scorso 4 ottobre, Rutte è giunto in Italia dove oltre all’incontro con Meloni ha avuto un colloquio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e con i rappresentanti delle aziende italiane della difesa. (infodifesa.it)
Oggi il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto a palazzo Chigi il segretario Nato Mark Rutte che oggi ha incontrato anche al Quirinale il Presidente Mattarella. Al centro del vertice con la premier il ruolo dell’alleanza atlantica sul fronte sicurezza. (TV2000)
"Al centro del nostro colloquio c’è stato anche il sostegno degli alleati alla legittima difesa dell'Ucraina, il ruolo di coordinamento che la Nato può esercitare e deve esercitare a questo punto di vista. (Il Sole 24 ORE)
Al centro dell’incontro il ruolo dell’Alleanza atlantica quale pilastro imprescindibile per la sicurezza comune, a fronte delle molteplici aree di instabilità, nonché il contributo di primo piano dell’Italia alla difesa euroatlantica a 360 gradi. (Teleborsa)
"Tenere al sicuro il nostro miliardo di persone è dovere della Nato e per questo stiamo rafforzando le nostre capacità industriali producendo più navi, missili e proiettili, ma bisogna farlo in modo più veloce ai fini della deterrenza e per sostenere l'Ucraina. (il Giornale)