Cremlino: "I piani Nato sui missili in Europa porteranno a una pericolosa escalation"

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Ucraina

"I missili prodotti nei paesi della Nato stanno già colpendo il territorio russo, e un possibile aumento della portata di tali attacchi è una provocazione che porterà ad un'escalation della tensione". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. "La cosa principale è che questi missili stanno già colpendo il nostro territorio. Non dimentichiamo che Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporozhye sono tutti territorio della Federazione Russa - ha spiegato Peskov citando le regioni ucraine auto-annesse da Mosca - Per quanto riguarda l'aumento di questa distanza, questa è pura provocazione, un nuovo, molto pericoloso ciclo di escalation della tensione". (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri giornali

Peskov ha anche commentato le voci sullo stato di salute del presidente Usa Joe Biden e le ipotesi di un suo passo indietro nella corsa alla Casa Bianca. Il Cremlino considera i piani della Nato sul dispiegamento di missili a lunga gittata come «una pericolosa escalation». (L'Unione Sarda.it)

Non si tratta in ogni caso dei missili Usa a lungo raggio annunciati dal 2026 in Germania, indicati in un capitolo a parte della stessa scheda. (Il Messaggero Veneto)

Il portavoce Peskov ha anche smentito le notizie su un complotto per uccidere il ceo dell'azienda tedesca Rheinmetall (LAPRESSE)

Mosca, 'determinati a rispondere ai missili Usa in Europa'

Così si spiega la decisione di schierare nuove armi a lungo raggio in Germania, nell’ambito di un piano che riguarda l’Italia per almeno due ragi… (la Repubblica)

12/07/2024 | Pietro Batacchi Nel corso del Summit NATO di Washington, conclusosi nelle scorse ore, i Governi di Stati Uniti e Germania hanno rilasciato una dichiarazione congiunta che annuncia la decisione degli USA di dispegare, dal 2026 e per periodi di tempo più o meno lunghi, nuovi sistemi missilistici in Germania: un rinnovato impegno americano nella protezione del Vecchio Continente, conseguenza della Guerra in Ucraina e del riarmo russo in questo settore, ma anche dello schieramento in Europa, a partire dalla prima decade del ‘2000, di sistemi antimissile (AEGIS ASHORE), prima nell’ambito di un'iniziativa americana, poi nell’ambito di un'iniziativa NATO, che nei fatti ha fatto poi franare l’edificio del Trattato INF (per lo smantellamento in Europa e Russia di missile a raggio medio e intermedio). (RID)

Il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov ha dichiarato che "nessuno in Occidente dovrebbe avere dubbi sulla determinazione" della Russia a rispondere al possibile schieramento in Europa di missili americani a raggio intermedio: lo scrive la Tass riprendendo un'intervista di Ryabkov alla tv di Stato russa. (Tuttosport)