Il fotoreporter premio Pulitzer di Lugo: “I bombardamenti non finiscono Beirut sud è ormai un deserto”

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

LugoIl fotoreporter Lorenzo Tugnoli risponde al telefono da Beirut, la capitale del Libano funestata dagli attacchi di Israele: «Sono arrivato dieci giorni fa, quando è iniziata la nuova escalation. Mi trovavo in Giordania e ho preso il primo aereo». Tugnoli, nato a Lugo nel 1979 e un’infanzia trascorsa a Sant’Agata sul Santerno, conosce benissimo il Medioriente: sposato con una donna libanese, ha vissuto 8 anni a Beirut per poi trasferirsi a Barcellona con la moglie, nel 2019 ha vinto il premio Pulitzer per un progetto fotografico sulla crisi umanitaria in Yemen e da anni collabora con il giornale statunitense Washington Post, che l’ha inviato anche su questo nuovo, ennesimo teatro di guerra. (Corriere Romagna)

Su altri media

Israele, la strage del 7 ottobre 2023 – Oggi Israele si raccoglie nella commemorazione del primo anniversario degli attacchi di Hamas nei kibbutz a ridosso del confine della Striscia di Gaza e al rave a Re’im, che hanno causato 1.180 vittime, tra cui 797 civili e 36 bambini. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Unhcr – L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi era in visita a Beirut per esprimere la sua solidarietà al Libano e per mobilitare un maggiore sostegno a tutte le persone colpite, sia libanesi che rifugiate. (Notizie Geopolitiche)

Tra i ranghi del governo presenti anche i ministri Salvini, Piantedosi, Nordio, Valditara e Abodi (LAPRESSE)

7 ottobre, Meloni: "La reticenza nel condannare tradisce antisemitismo". Il grazie della Comunità ebraica

Si ripiega su un baretto nascosto in un cortile. Studenti, ragazze e ragazzi che stanno davanti ai loro laptop a lavorare ma anche a seguire le notizie. DALLA NOSTRA INVIATA BEIRUT – «Stavamo proprio parlando di cosa fare, del futuro». (Corriere della Sera)

Esplosioni, fumo e fiamme hanno seguito i raid aerei israeliani sui sobborghi meridionali di Beirut. (ilmessaggero.it)

Aperta da minuto di silenzio, la cerimonia è proseguita con una preghiera recitata dal rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni. Una grande folla di romani e non solo ha voluto ricordare le vittime del massacro del 7 ottobre partecipando alla commemorazione alla Sinagoga di Roma. (Secolo d'Italia)