Meloni al fianco di Kiev: "Putin non vuole il dialogo. Staremo con l'Ucraina". E apre a nuove forniture
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Nostro inviato a Rio de Janeiro Nonostante un'agenda del G20 che la presidenza brasiliana ha impostato soprattutto sulla lotta a povertà e fame nel mondo e pur con gli Stati Uniti congelati in attesa del passaggio di consegne alla Casa Bianca, al summit dei Venti grandi della terra che si è chiuso ieri a Rio de Janeiro a tenere banco è stato il conflitto tra Mosca e Kiev. L'escalation di attacchi russi contro il territorio ucraino proprio mentre gli sherpa del Cremlino erano a Rio a negoziare e limare il documento della dichiarazione finale, è stato infatti interpretato come il segnale dell'assenza di una reale volontà di dialogo da parte di Vladimir Putin, che - nonostante l'imminente insediamento di Donald Trump (il 20 gennaio) - è riuscito a ricompattare il fronte occidentale (il Giornale)
La notizia riportata su altri giornali
E invece ieri Kiev ha iniziato ad attaccare con il sistema Atacms fornito dagli Usa e il Cremlino ha aggiornato la sua dottrina nucleare ammonendo che «anche gli attacchi con i missili a lungo raggio potranno essere considerati una minaccia critica alla sicurezza nazionale». (il manifesto)
L’onda d’urto di questo attacco si è subito estesa all’intera Europa, trasmettendo la sensazione che un nuovo confine della guerra sia stato cancellato: crescono i timori di un allargamento del conflitto, recepiti persino dalle Borse che calano i… (la Repubblica)
È inevitabile che nel 2025 ci saranno delle trattative, ed è altamente probabile anche che Kiev sarà costretta a fare concessioni territoriali significative alla Russia". (Fanpage.it)
Il calciomercato è alle porte ed è tempo di tirare le somme, i club si preparano ai nuovi arrivi e alle partenze Gennaio è vicino e per qualcuno lo è anche la partenza. Il minutaggio ridotto è il primo importante dettaglio che ci rivela chi dei calciatori in rosa è prossimo all’addio. (Spazio Inter)
“Non so se la pace sia più vicina perché da gennaio ci sarà Trump alla Casa Bianca. Io me lo auguro, perché a questo punto non ci sono più vie di mezzo: l’alternativa è la terza guerra mondiale nucleare“. (Il Fatto Quotidiano)
A mille giorni dall'inizio della guerra tra Ucraina e Russia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni torna a schierarsi convintamente al fianco di Kiev. Una presa di posizione ferma e affatto scontata visto che sul G20 di Rio de Janeiro incombe l'ombra di Donald Trump, convitato di premier del summit. (Adnkronos)