Napoli, il clan utilizzava bambini come «scudi umani» per proteggersi dagli agguati

Una storia sbagliata finita dopo pochi mesi, un errore che si è però trasformato in una gioia, quella legata alla nascita di una figlia. Ma alcuni errori, alcuni sbagli, tornano periodicamente a chiedere il conto. Quella che arriva da Ponticelli è una storia da fiction criminale, una di quelle da Gomorra, per intenderci. Da una parte una famiglia normale, dall’altra una famiglia criminale. Al centro una bambina che adesso ha appena 3 anni di cui la seconda famiglia, quella criminale, ha cercato di arrogarsi l’affidamento. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

PUBBLICITA Una bambina strumentalizzata per regolare i conti della camorra. Questa la triste realtà emersa dall’indagine dei Carabinieri di Torre del Greco, coordinata dalla DDA di Napoli, che ha portato all’arresto di 9 persone legate al clan De Martino e all’iscrizione di altre sette. (Cronache della Campania)

Dal carcere si teneva in contatto con la figlia di tre anni e con la sua famiglia grazie a un profilo Instagram installato su un cellulare che gli veniva consegnato da un agente della penitenziaria compiacente: emerge anche questo dall'indagine dei carabinieri di Torre del Greco che oggi hanno notificato nove arresti, anche al padre della piccola, rampollo della famiglia camorristica De Martino, e ai suoi genitori. (ilmattino.it)

Atroci e agghiaccianti le vicende ricostruite da un’indagine dei carabinieri coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che descrive il quadro di una criminalità organizzata sempre più ignobile e spietata. (ilmattino.it)

Ponticelli, bimbi coinvolti nella guerra tra clan: «Nostra nipote utilizzata come scudo umano per ordine del figlio del boss»

PUBBLICITÀ (Internapoli)

La loro relazione è naufragata e da lì sono scattate le minacce di morte. La realtà supera l’immaginazione nella triste vicenda che ruota intorno a una bimba contesa, figlia di una ragazza e il rampollo di una famiglia malavitosa della periferia di Napoli (La Stampa)

Al momento nove persone sono in carcere, indiziate - a vario titolo - di atti persecutori, lesioni personali e detenzione e porto in luogo pubblico di armi. Da sottolineare che il Tribunale non è coinvolto in questo caso. (leggo.it)