Un amore criminale: la lotta per l'affidamento di una bambina a Napoli

Un amore criminale, tossico, ha portato una giovane donna in un vortice di paura e minacce. La donna aveva avuto una relazione sentimentale con Salvatore De Martino, un giovane membro del gruppo del rione Fiat. Da questa relazione è nata una bambina, e da allora per la madre e i suoi genitori è iniziato un vero e proprio calvario.

Al centro della disputa tra le due famiglie, una di brave persone e l'altra di criminali, c'è l'affidamento di una bambina di soli 3 anni. Lo scenario è Ponticelli, a Napoli. La storia sembra una puntata della serie di Gomorra, ma la realtà in questi casi supera la fantasia. È importante sottolineare che il Tribunale non è coinvolto in questo caso.

Attualmente, nove persone sono in carcere, indiziate - a vario titolo - di atti persecutori, lesioni personali e detenzione e porto in luogo pubblico di armi. Tra gli arrestati c'è anche Gabriele Di Carluccio, 28 anni, di Sant’Agata dei Goti, uno degli uomini che partecipavano ai cortei armati del clan dell’area orientale di Napoli, per scortare il boss durante gli incontri con la nipotina.

Un dettaglio emerso dall’ordinanza eseguita dai carabinieri è l'uso di bambini come «scudi umani» dagli esponenti di un clan di Ponticelli come deterrente per le organizzazioni rivali. Maria de Luzenberger, capo della Procura per i Minorenni, ha commentato che l'infanzia strumentalizzata dalla camorra è un fenomeno che è sempre esistito, utilizzato per il contrabbando e la droga.

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