Napoli, la bimba contesa dal boss. Alla mamma gridavano: “Ti diamo fuoco”

Napoli, la bimba contesa dal boss. Alla mamma gridavano: “Ti diamo fuoco”
La Repubblica INTERNO

Aveva scoperto che il compagno la tradiva quando aspettava la sua bimba. Al quarto mese. Così aveva deciso di chiudere con quell’amore malato. La relazione con uno degli uomini al comando nel clan De Martino, figlio del boss di Ponticelli, era finita prima che la figlia nascesse. L’incubo, invece, era appena iniziato. “Per mia figlia io devo restare l’unico uomo in casa", è stato subito il diktat… (La Repubblica)

Su altre fonti

A Napoli, i parenti paterni tentano di strappare la bambina di tre anni contesa con la madre: nove arresti tra cui i nonni paterni e il padre già detenuto. Minuto per la lettura (Quotidiano del Sud)

Un detenuto di Torre del Greco manteneva contatti con la sua famiglia, incluso sua figlia di tre anni, tramite un profilo Instagram gestito da un cellulare clandestinamente fornito da un agente della penitenziaria compiacente. (Il Fatto Vesuviano)

Avveniva in un parcheggio la "consegna" della nipotina tra i nonni materni e quelli paterni, ritenuti a capo del clan De Martino di Napoli: questi ultimi, inoltre, si presentavano a bordo di un'auto, sulla quale viaggiavano anche altri bimbi, usati praticamente come "scudi", tutti scortati da un gruppo di affiliati in sella a moto e scooter, con armi in bella vista. (Avvenire)

I bambini di Ponticelli usati come “scudi umani” per il boss della camorra

Quella che arriva da Ponticelli è una storia da fiction criminale, una di quelle da Gomorra, per intenderci. Una storia sbagliata finita dopo pochi mesi, un errore che si è però trasformato in una gioia, quella legata alla nascita di una figlia. (Corriere della Sera)

Dal carcere si teneva in contatto con la figlia di tre anni e con la sua famiglia grazie a un profilo Instagram installato su un cellulare che gli veniva consegnato da un agente della penitenziaria compiacente: emerge anche questo dall'indagine dei carabinieri di Torre del Greco che oggi hanno notificato nove arresti, anche al padre della piccola, rampollo della famiglia camorristica De Martino, e ai suoi genitori. (ilmattino.it)

Invece adesso sappiamo che è accaduto davvero, che la storia non è frutto della fantasia di qualche sceneggiatore di “Gomorra”. Nella galleria degli orrori della camorra mancava solo questo: bambini sfruttati come veri e propri “scudi umani” per evitare rappresaglie del clan nemico. (ilmattino.it)