Camorra vesuviana, detenuto chiamava a casa grazie al telefono di un agente

Camorra vesuviana, detenuto chiamava a casa grazie al telefono di un agente
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Il Fatto Vesuviano INTERNO

Nuovo capitolo di illegalità in carcere. Un detenuto di Torre del Greco manteneva contatti con la sua famiglia, incluso sua figlia di tre anni, tramite un profilo Instagram gestito da un cellulare clandestinamente fornito da un agente della penitenziaria compiacente. L’indagine dei carabinieri ha portato a nove arresti, tra cui anche il padre della bambina, appartenente alla famiglia camorristica De Martino, e i suoi genitori. (Il Fatto Vesuviano)

Ne parlano anche altre testate

La realtà supera l’immaginazione nella triste vicenda che ruota intorno a una bimba contesa, figlia di una ragazza e il rampollo di una famiglia malavitosa della periferia di Napoli. La loro relazione è naufragata e da lì sono scattate le minacce di morte. (La Stampa)

Da sottolineare che il Tribunale non è coinvolto in questo caso. Al centro della disputa tra «Montecchi e Capuleti», c'è l'affidamento di una bambina di soli 3 anni. (leggo.it)

Punti Chiave Articolo 1 Le minacce di Carmela Ricci alla mamma della bambina Al centro della vicenda c’è una bambina di soli 3 anni, costretta a vivere in un clima di terrore a causa delle continue minacce e violenze subite dalla sua famiglia materna. (Cronache della Campania)

Colpite dal clan De Martino per l’affido: ”Ci picchiarono davanti a mia figlia”

Dal carcere si teneva in contatto con la figlia di tre anni e con la sua famiglia grazie a un profilo Instagram installato su un cellulare che gli veniva consegnato da un agente della penitenziaria compiacente: emerge anche questo dall'indagine dei carabinieri di Torre del Greco che oggi hanno notificato nove arresti, anche al padre della piccola, rampollo della famiglia camorristica De Martino, e ai suoi genitori. (ilmattino.it)

Invece adesso sappiamo che è accaduto davvero, che la storia non è frutto della fantasia di qualche sceneggiatore di “Gomorra”. Nella galleria degli orrori della camorra mancava solo questo: bambini sfruttati come veri e propri “scudi umani” per evitare rappresaglie del clan nemico. (ilmattino.it)

Un amore criminale. Tossico. Culminato in un vortice di paura e minacce per una giovane che in passato aveva avuto una relazione sentimentale con Salvatore De Martino giovane ‘rampollo’ del gruppo del rione Fiat. (Internapoli)