Il candidato filo-Putin ha un successo straordinario su TikTok: la Romania vuole sospendere l'app

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EuropaToday ESTERI

Una popolarità improvvisa su TikTok potrebbe consegnare la Romania nelle mani dell'ultranazionalista Călin Georgescu. Per questo motivo sia nel Paese che a Bruxelles sono state aperte delle indagini per capire meglio il ruolo del social media nel successo repentino del politico, fino a poco tempo fa uno sconosciuto totale per la popolazione rumena, oltre che per la scena politica del Paese. Bucarest ha chiesto alle autorità europee di avviare un'indagine formale sul mancato rispetto delle norme dell'Ue e si è detta intenzionata a bloccare i contenuti della piattaforma cinese, accusata di aver promosso tramite il suo algoritmo i video pubblicati da Georgescu, considerato un filorusso di estrema destra e scettico della Nato. (EuropaToday)

Ne parlano anche altri media

Il candidato di estrema destra è passato in pochi mesi dall'essere pressoché sconosciuto a vincere il primo turno del voto: le indagini per capire cosa ci sia sotto (Open)

Calin Georgescu, di cui non si fa il nome, ha “beneficiato di una massiccia esposizione” sul social network “che non lo ha etichettato come candidato politico”, secondo una dichiarazione della Presidenza. (RSI)

Alle sei della sera, il giorno dopo la tempesta elettorale che ha scosso la Romania, il vincitore del voto più imprevedibile nella storia di questo Paese al confine con l’Ucraina si presenta via social e parla dal salotto di casa: «Non esiste né Est né Ovest, esiste la Romania, la solidità del nostro popolo e della nostra economia, la neutralità è necessaria» scandisce Calin Georgescu, 62 anni, camicia bianca, l’aria confidenziale. (Corriere della Sera)

Romania ostaggio dei filo-putiniani

"TikTok ha garantito al candidato vincitore a sorpresa del primo turno alle elezioni presidenziali in Romania Calin Georgescu un trattamento preferenziale per cui si richiedono "misure urgenti", si legge in una dichiarazione della presidenza rumena, dopo che il candidato indipendente con posizioni di estrema destra, a cui i sondaggi assegnavano il 5 per cento dei voti, ha preso il 22,9 per cento dei consensi al primo turno delle elezioni presidenziali domenica scorsa. (Liberoquotidiano.it)

Sotto la lente d'ingrandimento ci sarebbe infatti la campagna social di Georgescu. Non più tardi di ieri Valèrie Hayer, capogruppo di Renew Europe all’europarlamento (il gruppo dei liberali di Macron e Renzi), ha chiesto al Ceo di Tiktok di “venire in questa sede e garantire che la sua piattaforma non abbia violato le disposizioni del Dsa”, aggiungendo inoltre che “la Romania è un campanello d’allarme: la radicalizzazione e la disinformazione possono avvenire in tutta Europa, con conseguenze dannose”. (Panorama)

Un ultranazionalista di estrema destra, ammiratore di Putin, antieuropeo e filorusso, un tiktoker antisistema che disprezza l’Occidente e i valori che rappresenta, che non si limita a essere contro l’aborto ma si spinge a condannare perfino il parto cesareo, perché interrompe il «legame divino». (La Stampa)