Il report sull’Ancipa, togliere pesci dalla diga ed acqua solo ai Comuni ennesi
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C’è un nuovo report sulle condizioni della diga Ancipa che procede spedita verso il prosciugamento ma le cause non sono solo riconducibili alla siccità, benché rivesta un ruolo cruciale, ma anche alla mancata programmazione in caso di emergenza. Il Movimento per la difesa dei territori, presieduto da Fabio Bruno, ha inviato una relazione sullo stato dell’invaso, condita anche da proposte, al presidente della Regione, all’Autorità di bacino, alla Cabina di Regia per l’emergenza idrica, ai sindaci dell’Ennese ed all’Ati. (Vivi Enna)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Vista la deliberazione con cui è stato dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale, fino al 31 dicembre 2024, per interventi d’aiuto agli allevatori colpiti dalla siccità, il comune madonita è stato inserito in “fascia protetta” su richiesta della stessa amministrazione. (Madonie Press)
L’Ancipa chiuderà i battenti prima del tempo previsto per i Comuni che hanno trovato fonti di approvvigionamento altre rispetto al solo collegamento con la diga che oramai è quasi a secco lo ha annunciato il senatore Faraone durante l’incontro con i residenti di contrada Niscima ai quali non arriva dal 10 giugno da 141 giorni i rubinetti a secco. (Giornale di Sicilia)
I movimenti per l’acqua delle province più duramente colpite dalla crisi idrica in Sicilia: Agrigento, Caltanissetta ed Enna, hanno organizzato un sit-in in programma mercoledì 6 Novembre 2024, dalle ore 9,00 fino al pomeriggio, davanti a Palazzo d’Orléans, sede della Presidenza della Regione Siciliana, con l’obiettivo di richiedere un incontro urgente con il Presidente della Regione, Renato Schifani, l’Assessore ai Servizi Primari, Roberto Di Mauro, e il Responsabile della Protezione Civile Regionale, l’Ing. (Grandangolo Agrigento)
Adesso le date di scadenza sono state messe nero su bianco. Si corre, alla Regione siciliana. (La Repubblica)
Mercoledì 6 novembre 2024, dalle 9:00 fino al pomeriggio, si terrà un sit-in davanti a Palazzo d’Orléans, sede della Presidenza della Regione Siciliana, organizzato dai movimenti per l’acqua delle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna. (AgrigentoOggi.it)
È quanto emerge dall’ultimo bollettino dell’Autorità regionale di bacino, pubblicato ieri con numeri fotografati in data 21 corrente mese, quando nel totale delle strutture sono stati rilevati poco più di 171 milioni di metri cubi d’acqua rispetto ai quasi 188 milioni contati quattro settimane prima, anche se il volume effettivamente prelevabile, sia per l’uso domestico che irriguo, ammonta a 55 milioni per non mettere in pericolo le specie ittiche che vivono nelle dighe. (Giornale di Sicilia)