Liste d'attesa, il ministro alle Regioni: "Ci sono situazioni intollerabili. Ora collaboriamo"
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INDICE Condividi Tweet Liste d'attesa, il ministro alle Regioni: "Ci sono situazioni intollerabili. Ora collaboriamo" Roma, 21 ott. - "Questa è la battaglia più importante, sia per curare efficacemente chi soffre e sia per investire sul benessere di tutti attraverso gli screening periodici". Così, in una lettera indirizzata al presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, il ministro della Salute Orazio Schillaci parla del decreto per contrastare le liste d'attesa annunciando che il ministero è al lavoro per ultimare i decreti attuativi. (Dire)
La notizia riportata su altri media
Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a Trento, dove, nella sala di rappresentanza della Regione in piazza Dante, sono stati celebrati “Due anni di governo”. (AltaRimini)
Parlando coi giornalisti, a margine di un’iniziativa a Firenze del centrodestra per i due anni del governo Meloni, Schillaci risponde direttamente al governatore della Toscana che incalza da settimane l’esecutivo perché metta più risorse: “Dico a Giani che le Regioni devono spendere bene i soldi che hanno e che sono stati dati loro, e poi si vede”, afferma. (altovicentinonline.it)
NAPOLI. Gli ho posto i problemi fondamentali che vanno affrontati e risolti, a cominciare dalla questione del riparto nazionale". (ROMA on line)
Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a Trento, dove, nella sala di rappresentanza della Regione in piazza Dante, sono stati celebrati 'Due anni di governo'. TRENTO (l'Adige)
NAPOLI – In un incontro riservato avvenuto a margine del XLV Congresso Nazionale dei Farmacisti Ospedalieri Sifo, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha esortato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a garantire il “massimo impegno” per affrontare il problema delle liste d’attesa nel sistema sanitario regionale. (Quotidiano del Sud)
22 OTT "Qualcuno mi accusa di voler privatizzare la sanità. Non ha capito come sono fatto io. Io non voglio privatizzare nulla: ho sempre lavorato nel pubblico. Non avrei mai accettato l'incarico che ricopro se qualcuno mi avesse detto che avrei dovuto privatizzare il servizio sanitario. (Quotidiano Sanità)