Niente accordo in Figc: si va verso assemblea per lo statuto

Niente accordo in Figc: si va verso assemblea per lo statuto Nessun accordo tra le componenti Figc per la ridistribuzione dei consiglieri, dopo l'approvazione alla Camera dell'emendamento Muleè: ora la strada porta all'assemblea per modificare lo statuto e molto probabilmente al conseguente slittamento dell'assemblea elettiva del 4 novembre. E' questo, a quanto si apprende, l'esito dell'incontro convocato stamane dal presidente Gabriele Gravina in Federcalcio (Milan News)

La notizia riportata su altri giornali

Era assente il ministro Abodi. Dopo due ore di confronto, ieri mattina non è stato trovato nessun accordo alla luce dell’emendamento Mulé sulla nuova rimodulazione dei pesi della Serie A, sia in fase di percentuali elettorali sia in consiglio federale. (Quotidiano Sportivo)

Alla fine si è chiusa senza un accordo la riunione tra il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc), Gabriele Gravina, e le componenti federali, volta ad arrivare a una riforma del sistema calcio dopo l’approvazione alla Camera del cosiddetto ‘emendamento Mulé’, che prevede una gestione autonoma dalla federazione per le leghe professionistiche e conferisce loro il diritto a “un’equa rappresentanza” a livello federale. (LAPRESSE)

Le componenti, convocate da Gabriele Gravina, si sono incontrate al fine di raggiungere un’intesa per rimodulare i pesi elettorali in vista del voto del 4 novembre e alla luce delle indicazioni dell’emendamento Mulè. (Corriere della Sera)

Gravina, far slittare le elezioni per modificare lo statuto

Secondo quanto riportato dall'Ansa il ministro, dopo aver avuto diverse interlocuzioni con le parti in causa, non sarà presente al confronto in via Allegri. Il summit mira all'intesa sulla nuova rimodulazione dei pesi in vista delle prossime elezioni federali del 4 novembre alla luce dell'emendamento Mulé. (La Gazzetta dello Sport)

Nessuna decisione, si va alla conta delle posizioni in assemblea. È questo l’esito dell’incontro, andato in scena oggi, tra le varie componenti federali, un vertice voluto dal presidente della FIGC Gabriele Gravina in cui però, come ammesso dallo stesso numero uno federale, non si è parlato di “richieste e di numeri specifici”. (Calcio e Finanza)

Che se le sbrighino loro, come auspicato ripetutamente dal presidente del Senato La Russa e da Adriano Galliani, ad del Monza e senatore di Forza Italia. Mossa intelligente per due motivi: 1) perché ha intuito che non ci sarebbe stato spazio per un accordo lampo; 2) perché ha voluto marcare la distanza della politica e quindi del governo Meloni dalle questioni interne al calcio italiano. (il Giornale)