Riforma del calcio italiano: un cammino tortuoso

Il calcio italiano è in fermento. La Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) sta attraversando un periodo di cambiamenti significativi, con un dibattito acceso sulla riforma del suo statuto. Nonostante le numerose discussioni, non è stato raggiunto alcun accordo.

Il presidente della Lega, Lorenzo Casini, ha sottolineato l'importanza di una Serie A più forte e meglio rappresentata all'interno del sistema federale. Tuttavia, nonostante le numerose discussioni, non è stato raggiunto alcun accordo sulla ridistribuzione dei consiglieri. Questo ha portato alla necessità di un'assemblea per modificare lo statuto.

Il presidente della Serie C, Marani, ha espresso la sua apertura al percorso di riforme del calcio italiano. Ha sottolineato che la Serie C ha sempre dimostrato una grande disponibilità e innovazione, e che è aperta a ogni posizione. L'obiettivo principale, secondo Marani, è quello di dare ancora più forza alle peculiarità che ogni lega del sistema calcio ha.

La Serie A ha richiesto di avere un peso elettorale maggiore all'interno della FIGC. Tuttavia, questa richiesta non è stata accolta. Il presidente federale Gabriele Gravina ha proposto di discutere le modifiche dello statuto in Assemblea.

Le posizioni tra la FIGC e la Lega Serie A sono ancora molto distanti, con molti temi ancora sospesi. I club del massimo campionato vogliono avere un ruolo più influente e non si accontentano di un primo compromesso. Di conseguenza, si prevede un intervento sullo Statuto federale e un probabile slittamento dell'assemblea elettiva del 4 novembre al 2025. Questo periodo di cambiamenti e incertezze segna un momento cruciale per il futuro del calcio italiano.

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