L’ex ad di Carige Fiorentino condannato a 4 anni: dovrà pagare 28 milioni ai Malacalza
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Paolo Fiorentino, l'ex ad di Carige e ora amministratore delegato di Banca Progetto, è stato condannato a 4 anni di reclusione e 50mila euro di multa a Milano nell'ambito del processo sull'istituto di credito genovese con al centro la semestrale del 2018 e la presunta mancata comunicazione al mercato della necessità di svalutare i crediti non performing per centinaia di milioni di euro. Lo hanno deciso i giudici della terza sezione penale che hanno anche inflitto 2 anni e 6 mesi all’allora responsabile della tenuta delle scritture contabili, Mauro Mangani. (La Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
Condanna a quattro anni di reclusione nel processo in primo grado del Tribunale di Milano per manipolazione del mercato e false comunicazioni sociali per Paolo Fiorentino, ex amministratore delegato di Banca Carige (il Giornale)
RGE 75/2023. In Messina (ME), Via I Traversa – Lotto UNICO: Immobile piano terra/rialzato costituito da cucina, bagno, pranzo soggiorno e camera da letto, oltre ad un terrazzo a livello. Lo stato dell’immobile è discreto, sebbene siano necessari interventi di manutenzione ordinaria. (Normanno.com)
Inoltre, Fiorentino dovrà pagare una multa pari a 50mila euro ed è stato interdetto dai pubblici uffici per cinque anni. Paolo Fiorentino, ex amministratore delegato di Carige e oggi ceo di Banca Progetto, è stato condannato a quattro anni di reclusione nell'ambito del processo proprio su Carige. (MilanoToday.it)
La sentenza, che riguarda la gestione del 2018, segna un punto cruciale nel lungo processo che ha scosso il sistema bancario italiano, con risarcimenti milionari e un possibile appello all’orizzonte (FIRSTonline)
MESSINA (ME) – VIA SIRACUSA, 276 – NEGOZIO bottega al piano terra dell’isolato 12/bis, distinto dal’interno 65, sup. lorda circa mq 101. Prezzo base Euro 50.000,00. Offerta minima ai sensi dell’art. (Normanno.com)
L'ex speaker radiofonico Andrea Piscina, arrestato a Milano lo scorso 13 giugno con l'accusa di produzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale su minori adescati tramite i social, è stato condannato a sei anni di reclusione. (Il Giornale d'Italia)