Conto corrente, la data di apertura ti condanna a vita: ti chiedono un sacco di soldi | Questo giorno è micidiale
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Attenzione al tuo conto corrente. La data di apertura potrebbe significare un salasso da pagare ogni anno. Ecco perché. Quando si tratta di conti corrente, è sempre bene prestare la massima attenzione per non finire a pagare cifre da capogiro. Non tutti sanno, ad esempio, che la data di apertura ti condanna a vita e le banche potrebbero chiederti una miriade di soldi. Ma di cosa si tratta? E perché non dovresti più sottovalutare la questione? Scopriamolo subito insieme nel seguente articolo. (Cataniaoggi.it)
Ne parlano anche altre fonti
Facciamo due conti sui conti correnti Che cosa emerge da uno studio di Banca d’Italia sulla spesa dei conti correnti delle famiglie. Il post di Camilla Conti per il suo blog La Tipografia (Start Magazine)
La diminuzione delle spese fisse è legata ai canoni più bassi, quella delle spese variabili alla minore operatività; le commissioni sui pagamenti e sui prelievi di contante sono rimaste pressoché invariate. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)
Secondo i dati di Banca d’Italia, nel 2023 i costi medi dei conti correnti sono diminuiti, soprattutto per quelli online. (il Giornale)
Un altro esempio riguarda le tasse comunali, come la tassa sui rifiuti (TARI) o l’IMU, la cui scadenza è solitamente posticipata o non ricade nei giorni festivi, evitando così sovraccarichi di spesa nel periodo natalizio. (Finance CuE)
Indice Quanto costa un conto corrente nel 2023-2024? (Finsenas)