Gabriele Brazzo, primo morto veneto di West Nile. Sbrogiò (Ulss 6): «Il virus può portare complicazioni in anziani e fragili»

Gabriele Brazzo, 86 anni, è il primo veneto morto di West Nile nell'estate 2024. L'annuncio è stato dato da Luca Sbrogiò, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 6 Euganea, che fornisce consigli per proteggersi dalle zanzare (ilgazzettino.it)

Se ne è parlato anche su altri media

A segnalarlo è l'Istituto superiore di Sanità nel bollettino di sorveglianza pubblicato oggi, 25 luglio. Nell'ultima settimana sono stati segnalati 7 nuovi contagi, con un totale di 13 casi umani registrati nel nostro Paese in sei Regioni: Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Abruzzo e Puglia. (Today.it)

Quanti sono i casi del virus West Nile in Italia Cos’è il virus West Nile (Virgilio Notizie)

Febbre, tremori e stato confusionale hanno portato al ricovero presso l’unità operativa di malattie infettive dell’ospedale Moscati di Taranto. Dove è stata fatta la scoperta: i sintomi che avevano affetto una anziana donna, una 76enne di Taranto, erano riconducibili alla encefalite da West Nile virus (WNV), malattia infettiva trasmessa attraverso la puntura di una zanzara infetta. (La Repubblica)

Sempre più malattie esotiche in Europa: dalla Dengue alla West Nile

West Nile, il primo morto in Veneto dell'estate 2024 è un padovano di 86 anni residente nella Bassa: è il secondo in Italia. Da qualche giorno era ricoverato a Schiavonia. Altri due padovani sono risultati positivi al virus West Nile e sono ricoverati, un altra persona è a Treviso. (ilgazzettino.it)

Il Veneto registra il primo decesso causato dal virus West Nile nel 2024. Un anziano di 86 anni, ricoverato agli Ospedali Riuniti Padova Sud, a Schiavonia, è deceduto a causa di complicanze da meningoencefalite. (La Voce di Rovigo)

Da patologie esotiche a malattie di casa nostra. Con il cambiamento climato e la globalizzazione, in Europa crescono le infezioni veicolate dalle zanzare. “Gli ultimi dati di Unione europea/Spazio economico europeo mostrano una continua tendenza al rialzo per i casi di Dengue importati”, ma anche “un numero crescente di focolai locali di West Nile e Dengue”, comunica l’Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. (Radio Colonna)