Primi casi di West Nile in Veneto

Il Veneto ha registrato i primi quattro casi umani autoctoni di West Nile virus. Tra questi, una persona è stata colpita da febbre in provincia di Treviso, mentre altre tre hanno sviluppato forme neuroinvasive in provincia di Padova. I pazienti affetti da queste ultime sono di età compresa tra 60 e 86 anni, uno dei quali aveva una patologia pregressa.

Le malattie trasmesse dalle zanzare sono in aumento in Europa. Nonostante una puntura di zanzara sia indolore, può causare fastidio per diversi giorni. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha messo in guardia contro la rapida diffusione di infezioni, alcune delle quali gravi, legate alle punture di zanzara.

In Italia, la prima vittima del West Nile nel 2024 è una donna di 80 anni della provincia di Pordenone. Secondo il bollettino della Sorveglianza dell'Istituto Superiore di Sanità, tra il 18 e il 24 luglio, i nuovi casi sono stati 7. Questo porta a 6 il numero di regioni coinvolte nella circolazione del virus: Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Abruzzo e Puglia.

La Direzione Prevenzione della Regione Veneto ha diffuso il sesto bollettino sulla sorveglianza delle malattie da vettori. È stata rilevata la prima positività per West Nile Virus su pool di zanzare nella provincia di Rovigo, seguita da altre positività a Venezia e Padova. Questo è un elemento importante per l’attivazione delle misure di prevenzione, sorveglianza e controllo dell’infezione da WNV mediante la trasfusione di emocomponenti labili, trapianto d’organo, tessuti e cellule su tutto il territorio regionale.

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