Cecilia Sala, prima intesa con Trump. L'apertura Usa e le parole di Meloni: «È andata bene»
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«È andata bene, sono più che soddisfatta, siamo pronti a lavorare insieme in modo costruttivo e con un clima di reciproca fiducia». Dal muro di riserbo che Palazzo Chigi ha eretto sulla visita lampo di Giorgia Meloni in Florida, nella residenza privata di Donald Trump, filtra comunque il sollievo e il giudizio positivo del capo del governo. È stata poco meno di cinque ore a una cerimonia che aveva lei come ospite d’onore, accolta con tutto il rispetto che si deve ad un Paese alleato, ma fra decine se non centinaia di ospiti che erano lì nello stesso momento per una serata privata in cui si è proiettato anche un film, ovviamente sui difetti della giustizia americana (Corriere Roma)
Se ne è parlato anche su altri media
Una visita che non solo rafforza i legami personali tra i due leader, ma che apre nuove prospettive per una collaborazione strategica tra Italia e Stati Uniti. (Secolo d'Italia)
Questo inizio di 2025 con il pellegrinaggio lampo della Meloni da Musk e Trump risalta in tutta la sua gravità la sudditanza dell’Italia e dell’Europa verso gli Usa. (Il Fatto Quotidiano)
"È un bene che lo abbia incontrato". Sullo sfondo i dazi alla Nato, ma soprattutto il caso Cecilia Sala, che vede la giornalista rinchiusa nel carcere iraniano. (Liberoquotidiano.it)
Ci sono immagini in grado di spazzare via anni di retorica e di qualificare, fornendo una cristallina chiave interpretativa ai fatti, l'approccio di un Governo e la sua linea politica. (il Giornale)
La brevissima visita a sorpresa di Giorgia Meloni al quartier generale del presidente americano entrante, a poche ore dall’arrivo in Italia del presidente uscente, e a due settimane dal passaggio di consegne tra i due, è stato un esercizio di alto equilibrismo diplomatico, i cui frutti si vedranno sul medio periodo. (Avvenire)
Tutte le fesserie sulle trumpate di Meloni (Start Magazine)