Perché è necessario l'impegno di Donald
Articolo Precedente
Articolo Successivo
I tempi dello scambio, l'attitudine alla trattativa e, non ultima, l'assonanza politica. Sono le tre ragioni che hanno convinto Giorgia Meloni a bruciare le tappe e affrontare il caso Cecilia Sala non con l'attuale amministrazione statunitense, ma con Donald Trump. Anche perché - vista la complessità e dunque le tempistiche del caso - sarà lui l'ago della bilancia di un negoziato destinato a dipanarsi tra Roma, Washington e Teheran (il Giornale)
Ne parlano anche altre fonti
Mario Sechi 06 gennaio 2025 (Liberoquotidiano.it)
Si è trattato di una "visita lampo", per riprendere l'espressione utilizzata dai principali e, soprattutto, più venduti quotidiani nazionali. Non sappiamo naturalmente cosa si siano esattamente detti Donald Trump e Giorgia Meloni e dobbiamo dunque basarci su quel che è emerso dalle principali fonti di informazione. (Il Giornale d'Italia)
La liberazione di Cecilia Sala «è una questione di interesse nazionale». E Giorgia Meloni si aspetta una linea «non radicale» da parte degli Stati Uniti. Per questo è andata a Mar-a-Lago da Donald Trump (Open)
È positivo che Meloni lo abbia visto? «Sì, è molto importante, perché il film riguarda gli abusi della giustizia in tutto il mondo e ci si muove sempre di più verso quello che chiamo lawfare, termine che ho inventato molti anni fa: è un concetto molto pericoloso, usato da regimi repressivi per anni, Stalin nell’Urss, dittatori sudamericani, Mussolini ovviamente, per servirsi del sistema legale a scopi politici di parte. (Corriere della Sera)
Una visita che non solo rafforza i legami personali tra i due leader, ma che apre nuove prospettive per una collaborazione strategica tra Italia e Stati Uniti. (Secolo d'Italia)
Ci sono immagini in grado di spazzare via anni di retorica e di qualificare, fornendo una cristallina chiave interpretativa ai fatti, l'approccio di un Governo e la sua linea politica. (il Giornale)