Meloni incontra Trump, Luigi Zanda: "Non mi scandalizza affatto, anzi"
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"È un bene che lo abbia incontrato". Con poche e schiette parole Luigi Zanda benedice il faccia a faccia lampo tra Giorgia Meloni e Donald Trump. Sullo sfondo i dazi alla Nato, ma soprattutto il caso Cecilia Sala, che vede la giornalista rinchiusa nel carcere iraniano. A differenza dei compagni di partito, per il senatore dem la missione della premier sullo scacchiere atlantico non è da condannare. (Liberoquotidiano.it)
La notizia riportata su altri giornali
Leggi tutta la notizia A - Lago. (Virgilio)
Le alleanze rimangono le stesse e sono addirittura rafforzate ma l’Italia ha un altro peso. Trump ha accolto l’ospite italiana nella sua residenza privata di Mar a Lago in Florida con le seguenti parole: «She’s really taken Europe by storm» («Ha davvero preso d’assalto l’Europa»). (L'Eco di Bergamo)
Nei giorni scorsi, Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano ed esponente della destra bluette neoliberale, è volata negli Stati Uniti d'America per incontrarsi con Donald Trump, il codino biondo che fa impazzire il mondo. (Il Giornale d'Italia)
Marco Rubio, il senatore della Florida scelto come segretario di Stato da Trump, dando il benvenuto alla premier che incontrava per la prima volta, l’ha definita «un’ottima alleata, una leader forte». Ha davvero preso d’assalto l’Europa», ha detto Donald Trump alle nove di sabato sera, entrando, seguito da Giorgia Meloni, nel salone d’onore di Mar-a-Lago dove erano riunite decine di persone per uno dei frequenti eventi che hanno luogo nel suo resort in Florida: stavolta si trattava della proiezione di un documentario. (Corriere della Sera)
"Un incontro messo in piedi all’ultimo momento, quasi in maniera privata, grazie all’intervento di Elon Musk e a pochi giorni dall’arrivo di Biden in Italia. Sono cose non certo particolarmente eleganti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La visita della prima ministra italiana a Mar a Lago ha sancito l’ordine simbolico di sudditanza e le modalità di contrattazione che vigeranno nel mondo secondo Trump 2.0. (il manifesto)