Funerale di Sara, l'arcivescovo Lorefice: "Nel corpo di Sara trafitto racchiuso il dolore e la violenza del mondo"

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la Repubblica INTERNO

"Siamo qui sconvolti. Senza parole. Dinnanzi al corpo di Sara. Corpo martoriato. Sacrificato. Vita che ci è stata rubata. Perché? Ancora una volta, risuona un grido: perché? Perché questo strazio indicibile inflitto ai cari genitori Cetty e Alessandro, al fratello Claudio, ai familiari, al fidanzato, agli amici, alla città intera? Una vita distrutta e rubata troppo presto, in modo oltremodo crudele. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

“La scuola da sola non può educare gli studenti. Serve una rete con le famiglie e con le istituzioni per educare gli uomini: se una donna dice no, è no, anche se prima ha detto dieci sì”. (Tecnica della Scuola)

Un viavai silenzioso alla chiesa delle Anime Sante, dove in tanti si sono riuniti per dare l’ultimo saluto alla giovane uccisa a Messina. Tra i presenti amici e conoscenti, ma anche tantissimi ragazzi ancora increduli, con un fiore tra le mani e il dolore negli occhi: "Noi donne abbiamo il diritto di essere libere" (PalermoToday - cronaca e notizie da Palermo)

MISILMERI (PALERMO) (ITALPRESS) – Palloncini bianchi, striscioni e un’enorme commozione, con un’esplicita richiesta sullo sfondo: basta femminicidi. “Mi amo troppo per stare con chiunque”, frase pubblicata sui social dalla ragazza qualche ora prima della morte, appare in ogni angolo del paese come messaggio contro la violenza sulle donne. (Cremonaoggi)

Lacrime, commozione e un lungo applauso per l'ultimo saluto a Sara: "Qui con noi c'è un corpo che esplodeva di vita"

È arrivata a casa, scortata dai carabinieri e dalla polizia municipale, la salma di Sara Campanella, la giovane universitaria uccisa lunedì scorso a Messina dal suo collega Stefano Argentino. (L'Unione Sarda.it)

I preparativi nel centro di Misilmeri (Palermo) prima dei funerali di Sara Campanella, la studentessa uccisa a Messina da un compagno di università. (RaiNews)

Molti di loro hanno indossato una t-shirt con la frase "Mi amo troppo per stare con chiunque", che la studentessa aveva postato sul suo profilo Facebook. È stata accolta così la bara di Sara Campanella, la studentessa uccisa a Messina da un collega di corso universitario, Stefano Argentino (reo confesso), all'arrivo nella chiesa San Giovanni Battista di Misilmeri, per i funerali della ragazza. (PalermoToday - cronaca e notizie da Palermo)