Ue, Maurizio Gasparri (FI): "Spero che il no di Meloni non danneggi il Paese"
– Maurizio Gasparri (Forza Italia), come giudica la mossa dei meloniani di non votare Ursula von der Leyen? "Credo che Lega e FdI abbiano una casa naturale in Europa, avrebbero potuto tranquillamente votare per far pesare di più il loro ruolo e il loro peso. Meloni è una delle personalità più autorevoli a livello di governo di un Paese europeo e internazionale, poi il Ppe è il primo gruppo in Europa e ha espresso la presidente del Parlamento (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altri giornali
Il gioco dei messaggi, dei rimandi, è esemplare: tutti a rimorchio del potere resiliente, sconfessato alle elezioni ma non disposto a farsi da parte perché sostenuto dalla finanza truffaldina dei filantropi carnivori, i Gates, i Soros. (Il Giornale d'Italia)
Mai era accaduto nella storia dell’Unione che l’Italia - uno dei sei Paesi fondatori - si schierasse apertamente contro la maggioranza che esprime l’esecutivo comunitar… (La Stampa)
Nella giornata di oggi – giovedì 18 luglio 2024 – i deputati del Parlamento di Strasburgo hanno rieletto alla presidente della Commissione europea la 65enne Ursula von der Leyen, che farà quindi un secondo mandato. (Virgilio Notizie)
Settimane di ragionamenti, convincimenti e dubbi avevano portato Giorgia Meloni in una terra di mezzo tra il sì e il no, tanto da valutare una ardimentosa astensione. «Dove ci sono socialisti e verdi non possiamo esserci noi», è il pensiero fisso a cui la premier ha appeso il clamoroso rifiuto dei 24 eurodeputati di FdI (Corriere Roma)
Ursula von der Leyen festeggia per la seconda volta nell'emiciclo di Strasburgo: l'Aula dell'Europarlamento le conferma la fiducia come presidente della Commissione europea per i prossimi cinque anni. «Non accetterò mai - ha aggiunto - che i demagoghi e gli estremisti distruggano il nostro stile di vita europeo». (il Giornale)
Quattrocento uno è il totale degli eurodeputati che si sono espressi a favore dell’Ursula bis, mentre i contrari sono stati 284, gli astenuti 15 e le schede nulle 7. Quarantuno e quattrocento uno: i numeri non mentono, neanche nella loro simmetria. (il manifesto)