Israele, 'Hamas mente,sono loro a rendere difficili i negoziati'
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Rispondendo alle affermazioni di Hamas secondo cui i negoziati per un accordo di cessate il fuoco e restituzione degli ostaggi sono stati ritardati da Israele che ha imposto nuove condizioni, l'ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu da parte sua incolpa invece il gruppo con sede a Gaza per aver ostacolato il raggiungimento dell'intesa. Lo riferisce Times of Israel. "L'organizzazione terroristica Hamas sta mentendo di nuovo", si afferma in una nota dell'ufficio del premier israeliano, "rinnegando gli accordi già raggiunti e continuando a rendere difficili i negoziati". (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Se ne è parlato anche su altri giornali
"Hamas sta effettivamente facendo marcia indietro rispetto all'ammorbidimento che ha portato alla ripresa dei colloqui, e sta ancora una volta chiedendo l'impegno di Israele a porre fine alla guerra" nell'ultima fase di accordo "come condizione per l'attuazione della prima", ha detto al giornale un alto funzionario anonimo. (Tuttosport)
I colloqui tra Israele e Hamas per raggiungere un accordo di cessate il fuoco a Gaza e di rilascio degli ostaggi sono completati al 90%, ma restano questioni chiave che devono essere risolte. Uno dei principali punti critici è la continua presenza militare israeliana nel corridoio di Filadelfia, una striscia di terra strategicamente importante nella parte meridionale di Gaza, lungo il confine con l'Egitto. (Sky Tg24 )
In ogni caso i prigionieri liberati sarebbero ricollocati fuori da Gaza e dalla Cisgiordania, soprattutto in Turchia e Qatar. Israele avrebbe accettato di rilasciare, nella prima fase, 250 prigionieri palestinesi. (il Giornale)
Mentre a Doha i negoziatori cercano di elaborare un accordo di cessate il fuoco, un funzionario israeliano ha dichiarato al Times of Israel che Hamas ha fornito "segni di vita" per diversi ostaggi: 96 dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre rimangono a Gaza (Sky Tg24 )