La pace Israele-Hamas gira intorno a 11 uomini
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Continuano senza sosta le trattative per porre fine alla guerra a Gaza. Israele avrebbe accettato di rilasciare, nella prima fase, 250 prigionieri palestinesi. Un funzionario dello Stato ebraico citato da Haaretz ha negato però che l'importante figura di Fatah, Marwan Barghouti, leader dell'ala militare Tanzim, sarebbe scarcerato ed esiliato in Turchia come parte dell'intesa. In ogni caso i prigionieri liberati sarebbero ricollocati fuori da Gaza e dalla Cisgiordania, soprattutto in Turchia e Qatar (il Giornale)
Ne parlano anche altri giornali
TEL AVIV – Così vicino, così lontano: è il sospirato accordo fra Israele e Hamas, destinato a mettere in pausa una guerra ormai al suo 14esimo mese: nella prospettiva di arrivare alla pace. I progressi dei negoziati, lo dicono entrambe le parti, sono senza precedenti. (la Repubblica)
Ci sono le voci, ci sono le speranze e le attese. Nel solito gioco delle parti che va avanti da mesi, quando una tira di qua, l'altra lo fa all'opposto. (il Giornale)
I colloqui tra Israele e Hamas per raggiungere un accordo di cessate il fuoco a Gaza e di rilascio degli ostaggi sono completati al 90%, ma restano questioni chiave che devono essere risolte. Lo ha detto alla Bbc un alto funzionario palestinese coinvolto nei colloqui. (Sky Tg24 )
Una delegazione israeliana è giunta ieri al Cairo per riprendere la discussione su un possibile accordo di cessate il fuoco a Gaza, con scambio di ostaggi e prigionieri politici palestinesi. (il manifesto)
In Israele i parenti degli ostaggi, a Gaza i civili sotto le bombe: tutti con il fiato sospeso nella speranza di un accordo per il cessate il fuoco. Se finora l’ottimismo tra le parti faceva sperare in una tregua di Natale con il ritorno degli ostaggi, ora l’atmosfera è sospesa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Le discussioni sono in corso a Doha I colloqui per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza e un accordo per il rilascio degli ostaggi tra Israele e Hamas sono completati al 90%. Lo ha riferito alla Bbc un alto funzionario palestinese coinvolto nei negoziati. (LAPRESSE)