Ultime ore per aderire al concordato col fisco. Leo esorcizza il flop: “Dovremmo avere notizie positive”. La speranza è nella sanatoria
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Le adesioni al concordato preventivo? “Dovremmo avere notizie positive“. Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo snobba i pronostici dei commercialisti e tenta di esorcizzare il flop previsto dalla categoria per la misura che offre alle partite Iva la possibilità di accordarsi con l’Agenzia delle Entrate sul reddito da dichiarare e le tasse da pagare per gli anni 2024-2025 in cambio (sulla carta) di minori accertamenti. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri media
“In merito alle indiscrezioni circolate nelle ultime ore tra alcune associazioni di categoria dei commercialisti riguardo una possibile proroga dei termini per l’adesione al concordato preventivo biennale, si ribadisce che non è prevista alcuna misura che vada in questa direzione. (Il Sole 24 ORE)
Nonostante le ripetute richieste di proroga da parte di contribuenti e addetti ai lavori fino a ieri (si veda “Nuova richiesta di proroga del CPB da parte dei commercialisti” di oggi) al momento della chiusura del Quotidiano il termine per aderire al concordato preventivo biennale 2024-2025 è fermo a oggi; rimane quindi poco tempo per l’adesione al nuovo istituto, che dovrà essere formalizzata mediante la presentazione del modello REDDITI 2024 (compilando il quadro P, per i soggetti ISA, o la sezione VI del quadro LM, per quanto riguarda i contribuenti forfetari). (Eutekne.info)
Alla vigilia della scadenza del termine del concordato preventivo, il 31 ottobre, le adesioni sono ancora poche. Ma alla fine l’esecutivo ha preferito essere prudente: nella Legge di Bilancio non si prevede alcun gettito dal concordato biennale. (Corriere della Sera)
Il viceministro all'economia, Maurizio Leo, ha assicurato che non ci sarà nessun "atteggiamento repressivo" nei confronti dei contribuenti che non aderiranno al concordato preventivo biennale. (LA STAMPA Finanza)
Ultim'ora news 30 ottobre ore 20 (Milano Finanza)
«Se un contribuente non aderirà al concordato e ritiene di essere nel giusto e di aver pagato le sue imposte non avrà nulla da temere. È quanto ha spiegato ieri il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, nel corso dell'audizione sul dl Fiscale presso la commissione Bilancio del Senato. (il Giornale)