Brad Pitt e George Clooney a Venezia dimostrano che si può essere amici a Hollywood per questi motivi

Brad Pitt e George Clooney a Venezia dimostrano che si può essere amici a Hollywood per questi motivi
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Produttore, attore e scrittore il primo; regista, attore e produttore il secondo, oggi possono permettersi tutto a Hollywood. Recitare, non recitare, scegliere il progetto che preferiscono, proporne uno, tra sala e piattaforme. Successo e potere in egual misura. A Venezia uno (Pitt) è arrivato ieri dopo una tappa in Francia, nello Chateau Miraval ancora conteso con l'ex moglie Angelina Jolie. L'altro, invece, due giorni fa mano nella mano con la moglie Amal Alamuddin (Vanity Fair Italia)

Ne parlano anche altre fonti

Clooney: "Biden ritirato dopo il mio appello? Tutto merito suo, scelta disinteressata" (La Stampa)

A prova di spia (2008) diretto da Ethan Coen, Confessioni di una mente pericolosa con Clooney regista… erano quindici anni che gli amici Brad Pitt e George Clooney non recitavano assieme. E oggi tornano fuori concorso alla Mostra di Venezia con Wolfs. (la Repubblica)

Sono arrivati assieme, nello stesso mototaxi George Clooney e Brad Pitt. A differenziare i due bellissimi di Hollywood di fatto solo la tonalità del vestito (grigio per Clooney, azzurro per Pitt) e qualche anno d'età. (La Stampa)

Clooney: "Biden ritirato dopo il mio appello? Va applaudito il presidente e la sua scelta disinteressata"

Clooney e Pitt (scesi al Lido con le rispettive consorti) si prendono bonariamente in giro nel film di Jon Watts per i loro primi acciacchi d’età, compresa la gag degli occhiali da farmacia estratti dal taschino (Il Fatto Quotidiano)

L’evento, fa parte del progetto Fiorivano le viole & friends, finanziato dalla Regione Umbria con risorse statali del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali Nicola Castellini (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

George Clooney ha parlato per la prima volta dell’appello che ha rivolto a Joe Biden per chiedergli di ritirarsi dalla campagna elettorale. Ed è vero” aggiungendo che “tutto il merito va a lui. (la Repubblica)