Claudio Domenicali: «Ducati ha cambiato la storia della MotoGp, Bagnaia-Martin? Festa in ogni caso. Nuove regole? C'è un tentativo di rallentarci»

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Corriere della Sera SPORT

«Alla fine abbiamo cambiato la storia, in uno sport dominato dai giapponesi si è imposto un sistema italiano. Fondato sulla tecnologia e su tecnici usciti dalle nostre università». Claudio Domenicali, ad della Ducati, si gode un altro anno magico: a Motegi, casa Honda, è arrivata la tredicesima vittoria di fila per il costruttore di Borgo Panigale. Si parla di creatività italiana, ma il vostro è un metodo. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Qualsiasi velleità potesse essere coltivata da Enea Bastianini o Marc Marquez è definitivamente venuta meno tra Mandalika (dove i due sono incappati in un pesantissimo “zero”) e Motegi, dove sono stati indiscutibilmente sovrastati dai duellanti per il titolo. (OA Sport)

Comunque vada sarà un pilota della Ducati, costruttore che domina incontrastato da tre stagioni, con i rivali che inseguono a debita distanza. Settimana di pausa per il campionato MotoGP, poi le ultime quattro gare che decreteranno il vincitore del titolo 2024. (Corse di Moto)

U n pranzo a base di pesce con la moglie Lucia subito dopo essere atterrato a Venezia. Soprattutto da quello sportivo, forse quello meno scontato". (La Gazzetta dello Sport)

La Ducati e il dominio in casa Honda, come e perché Borgo Panigale è diventata imbattibile

L’ingegnerissimo e il grande capo di Ducati. Di cosa stiamo parlando? Di due interviste uscite praticamente in contemporanea rispettivamente a Gigi Dall’Igna e Claudio Domenicali. (MOW)

Si potrebbe anche dire, a proposito di Ciabatti, che difficilmente un uomo come lui avrebbe lasciato quella scrivania con leggerezza, giusto per quello che nei comunicati stampa si chiama “affrontare una nuova emozionante sfida”, che poi sarebbe uno scintillante debutto nel fango. (MOW)

Soichiro Honda, fondatore della multinazionale giapponese, nel 1987 invitò Enzo Ferrari a visitare il circuito di Motegi, un’ora e mezzo in auto a nord di Tokio. Il Drake disse entusiasta di sì: ma cominciava a stare male, dovette rinunciare all’ultimo mo… (la Repubblica)