Riarmo e polemiche. Le due anime del Pd. Parola agli esponenti
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Di Gabriele Masiero Le tensioni internazionali e la decisione dell’Ue di avviare una vera e propria corsa al riarmo. Da una parte l’ala riformista che prende le distanze dalle posizioni di Elly Schlein, dall’altra invece la componente di sinistra che si schiera con la leader e respinge al mittente le critiche di chi vorrebbe un partito maggiormente interventista. L’assessora regionale Alessandra Nardini cannoneggia senza indugio due colleghi di partito: l’eurodeputata Pina Picierno e il costituzionalista pisano Stefano Ceccanti: "A loro vorrei dire - scrive su Fb - che se mi devo vergognare di qualcosa che ha fatto il Pd, mi vengono in mente gli accordi con la Libia sui migranti avviati con il ministro Minniti, il Jobs Act di Renzi e le campagne di comunicazione decisamente discutibili, per usare un eufemismo, di quella stagione, a partire da quella sul referendum costituzionale: quelli sì, erano deliri e per fortuna adesso abbiamo voltato pagina e stiamo provando anche a correggere quegli errori. (LA NAZIONE)
La notizia riportata su altre testate
Strasburgo, 11 mar. - "Il tempo delle illusioni è finito" e l'Unione Europea deve aumentare significativamente la sua spesa per gli armamenti, ha affermato la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen a Strasburgo. (Il Sole 24 ORE)
La cui segretaria Elly Schlein ha espresso le maggiori critiche tra i partiti di S&D sul piano di ReArm Europe. Perciò Alessandro Alfieri, coordinatore di Energia popolare, si dichiara impegnato "fino all'ultimo per una posizione condivisa" di tutto il Pd. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La via stretta di Schlein tra Prodi e socialisti europei Che il tema delle armi mettesse in difficoltà il Pd lo sappiamo da tempo. Ha sempre garantito il suo sì nel Parlamento italiano all’invio di dotazioni militari all’Ucraina, ma ogni volta con qualche maldipancia e qualche defezione in più. (La Stampa)