"La giornata era calma poi le urla" la testimonianza di un gestore balneare
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Emergono nuovi dettagli relativi alla vicenda di Marsa Alam, che ha portato alla morte del turista romano Gianluca Di Gioia, aggredito da uno squalo, coinvolgendo il soncinese Peppino Fappani, che ha provato a salvare la vittima. “Era una giornata molto tranquilla con condizioni di mare molto calme, poi all’improvviso si sono sentite le urla” ha commentato così il gestore di un centro immersioni egiziano a Mattino Cinque, rivivendo il momento dell’attacco da parte dello squalo tigre (CremonaOggi)
Su altri giornali
Non vede l’ora di tornare a casa». Così Cristina, la figlia di Giuseppe Fappani, l'uomo attaccato da uno squalo a Marsa Alam in Egitto, ha raccontato l’accaduto a Rtl 102.5 nel corso di Non Stop News. (La Provincia di Cremona e Crema)
È quanto emerge dai primi elementi dell'inchiesta sulla morte di Gianluca Di Gioia. Questa specie di squalo era già stata posta sotto sorveglianza e tracciamento satellitare dal ministero dell'Ambiente egiziano l'anno scorso dopo un incidente simile che aveva coinvolto un turista russo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Emergono nuovi dettagli relativi alla vicenda di Marsa Alam, che ha portato alla morte del turista romano Gianluca Di Gioia, aggredito da uno squalo, coinvolgendo il soncinese Peppino Fappani, che ha provato a salvare la vittima. (CremonaOggi)
Dai primi elementi dell'inchiesta sulla morte del turista italiano Gianluca Di Gioia e sul ferimento di Peppino Fappani nella zona di Marsa Alam, in Egitto, emerge che ad attaccarli è stato uno squalo tigre, lungo 2,5 metri, una specie che il ministero dell'Ambiente egiziano aveva posto sotto sorveglianza e tracciamento satellitare l'anno scorso dopo un incidente simile che ha riguardato un turis… (la Repubblica)
Arrivano aggiornamenti rassicuranti sulle condizioni di salute da parte di Giuseppe Fappani, turista soncinese aggredito da uno squalo a Marsa Alam, nel tentativo di salvare il romano Salvatore Di Gioia, rimasto purtroppo vittima dell’accaduto. (CremonaOggi)
Per far fronte al doloroso fenomeno della violenza di genere, l’Arma dei Carabinieri si è dotata di tanti strumenti, il primo dei quali è la Sezione Atti Persecutori del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche: una Sezione che svolge attività di studio e analisi del fenomeno, elaborando valutazioni sui “fattori di rischio” in favore dei reparti operanti e programmi di formazione del personale. (Frosinone News)