*** Beko: gruppo annuncia 1.935 esuberi in piano per l'Italia
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Beko: gruppo annuncia 1.935 esuberi in piano per l'Italia (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 20 nov - Il gruppo Beko (che ha rilevato le attivita' in Italia di Whirlpool) ha annunciato nel corso del tavolo al Mimit un piano che prevede 1.935 esuberi in Italia. E' quanto si apprende da fonti sindacali. Il piano prevede la chiusura dei siti di Siena, Comunanza e della linea del freddo a Cassinetta. Fla (RADIOCOR) 20-11-24 17:56:19 (0576)PA 3 NNNN (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altri giornali
"Prendiamo atto degli impegni dichiarati, ma vogliamo vedere risultati concreti da parte dello stato" (oksiena.it)
Chiusura entro la fine del 2025 degli stabilimenti Beko Europe di Siena (299 i dipendenti) e Comunanza (Ascoli Piceno) e della linea del freddo a Cassinetta (Varese); 1.935 in totale gli esuberi; è quanto comunicato dai vertici della ex Whirlpool al tavolo ministeriale in corso a Roma, al ministero delle Imprese e del Made in Italy. (SIENA FREE)
Licenziamenti Beko, i numeri nei vari stabilimenti Quasi 2mila lavoratori a rischio: la società di elettrodomestici Beko (ex Whirlpool) ha annunciato un piano per l'Italia che prevede 1.935 esuberi al livello nazionale. (Today.it)
VARESE – L’annuncio di tagli pesantissimi sui posti di lavoro con la chiusura di due stabilimenti e il pesante ridimensionamento del polo Beko di Cassinetta di Biandronno ha subito suscitato reazioni politiche pesanti. (malpensa24.it)
E' quanto comunicato, in base a quanto si apprende, dai vertici della ex Whirlpool al tavolo ministeriale in corso a Roma, al Minit, dove sono presenti anche i sindacati. Le chiusure e gli esuberi sarebbero previsti nel piano per l'Italia comunicato dalla multinazionale turca, un annuncio che arriva dopo 12 anni di cassa integrazione tra ex Whirlpool e Beko Europe. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Oltre il 95% di adesione, “Ora conquistiamo il tavolo trattativa sul piano industriale” “I lavoratori e le lavoratrici hanno condiviso il percorso indicato dalle organizzazioni sindacali per giungere il prima possibile alla soluzione dei due problemi evidenziati con la mobilitazione: Iniziare una trattativa vera sul piano industriale che indichi la misura e il cronoprogramma degli investimenti oltre ai mercati di riferimento, per rilanciare il sito e il suo ciclo integrato per le produzioni strategiche di inox, fucinati e tubi con le ricadute sui livelli occupazionali (diretti e dell’indotto) e ambientali con produzioni più green; (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)