Calenda: referendum cittadinanza? "No, nel metodo e nel merito"

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Ponte sullo Stretto Migranti

Una "visione differente" sulla questione della cittadinanza, rispetto ai promotori del referendum per ridurre a 5 anni il tempo (attualmente di 10 anni) di residenza legale oggi necessario come pre-condizione per chiedere di diventare cittadini italiani. A esprimerla è Carlo Calenda, che lo ha spieagto ai giornalisti a margine di un'iniziativa al Senato sul divieto di cellulari nelle scuole. Sul metodo, ha detto il leader di Azione, "ho paura che tutti questi referendum, dove le firme si raccolgono in modo elettronico, immediatamente, spingano la gente a non andare a votare e infatti in tutti questi referendum il quorum non viene quasi mai raggiunto". (Tiscali Notizie)

Su altri media

Ed anche se per sicurezza - la lunga storia dei referendum insegna - occorrerà raccoglierne ancora, con il ritmo sostenuto delle firme digitali non ci sono dubbi sul fatto che l’obiettivo sarà raggiunto. (La Stampa)

Giovedì 26 settembre, alle ore 21, sarà il momento di “Oltre il silenzio”, con musiche originali del celebre compositore Ludovico Einaudi, eseguite dall’Ensemble d’Archi Artemisia e sotto la direzione del Maestro Marco Attura, che accompagnerà al pianoforte. (Frosinone News)

Roma, 26 set. - "La prossima primavera sia una primavera nella quale i cittadini italiani possano esprimersi direttamente, votando per referendum da questo a quello contro l'Autonomia differenziata, a quello sulla cittadinanza, su cui ricordo sono ancora aperte le sottoscrizioni. (Il Sole 24 ORE)

Il referendum sulla cittadinanza supera le 500mila firme: ecco cosa succede adesso

Il quesito propone di dimezzare da 10 a 5 anni di residenza legale continuativa il termine dopo il quale può essere richiesta la cittadinanza italiana. (Vanity Fair Italia)

Si arriva così alla fine degli anni Ottanta. Durante la decima legislatura, a dicembre 1988 l’allora ministro degli Esteri Giulio Andreotti, insieme ad altri ministri del governo guidato da Ciriaco De Mita (Democrazia Cristiana), presentò (Pagella Politica)

Le favole finiscono meglio, le principesse si salvano da sole e forse diventeremo (prima o poi) un Paese civile. Il referendum sulla cittadinanza ha raggiunto le firme necessarie, e questa è una buona notizia. (Fanpage.it)