Schillaci: più polizia negli ospedali e misure repressive ma anche corsi agli operatori e campagne ai cittadini

Schillaci: più polizia negli ospedali e misure repressive ma anche corsi agli operatori e campagne ai cittadini
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Sanità24 SALUTE

Negli ospedali pubblici e privati accreditati i posti di polizia nell’ultimo anno sono aumentati da 120 a 196 mentre il numero dei poliziotti è aumentato da 299 a 432 . Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo a una interrogazione di FdI sul contrasto delle aggressioni ai danni degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nel corso del question time alla Camera (Sanità24)

La notizia riportata su altre testate

Quindi per prima cosa occorre creare dei percorsi che siano separati e quindi garantiscono la sicurezza di chi lavora nel nostro Ssn". "Quello delle aggressioni ai medici e in generale agli operatori sanitari è un tema caldo. (Adnkronos)

L’esecutivo lavora alle misure per contrastare gli episodi di violenza contro il personale sanitario: un’emergenza che, ha annunciato il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, potrebbe essere affrontata con un emendamento del governo al decreto Omnibus. (Sky Tg24 )

Ancora non si comprende i… Carmelo Zaccuri, segretario provinciale del Fimmg, la Federazione italiana dei medici di medicina d’urgenza, da 25 anni opera su un'ambulanza. (La Stampa)

Ancora violenza negli ospedali: infermiera picchiata al Maggiore. I sindacati: “L’Ausl reagisca”

I recenti episodi di cronaca - scrivono gli oncologi in una nota - “riconfermano la rilevanza di questo fenomeno che non è certo limitato ai nostri confini come dimostrano anche dati che provengono da altri Paesi. (Sanità24)

La sensazione di essere in pericolo, di non essere sufficientemente protetti, è provata dalla grande maggioranza dei professionisti del Sistema sanitario nazionale: nel 2023 sono stati circa 18mila gli operatori aggrediti. (Il Fatto Quotidiano)

L’ultimo episodio risale a lunedì pomeriggio, intorno alle 17. BOLOGNA – Le urla, le minacce e le botte. (La Repubblica)