INFLAZIONE IN AUMENTO: FORTE RIALZO ANCHE IN BASILICATA E VALLE D’AOSTA
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Restano le 2 regioni “meno care”: l’indice lucano dei prezzi al consumo non più così distante dalla media nazionale A novembre l’inflazione sale a +1,3%, tornando allo stesso livello del luglio scorso. La nuova accelerazione del ritmo di crescita dei prezzi al consumo, secondo l’Istituto nazionale di statistica (Istat), riflette dinamiche inflazionisti- che concentrate in alcuni settori: si acuiscono le tensioni sui prezzi dei be- ni alimentari, che registrano un’accentuazione della loro crescita su base annua, e dei beni energetici, la cui spinta deflazionistica risulta fortemente ridimensionata. (Cronache TV)
Su altri media
Dalla Redazione Torna a correre l’inflazione, che nel mese di novembre 2024 diminuisce dello 0,1% su base mensile ma aumenta dell’1,3% su base annua (da +0,9% del mese precedente), mentre la stima preliminare era +1,4%. (Fruitbook Magazine)
Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente prodotti alimentari e bevande analcoliche (+2,4%), bevande alcoliche e tabacchi (3%), abbigliamento e calzature (1,5%), mobili, articoli e servizi per la casa (+0,6%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,6%), ricreazione, spettacoli e cultura (+2%), istruzione (+2,4%), servizi ricettivi e ristorazione (+2,5%) e altri beni e servizi (+2,9%). (Comune di Messina)
Sono valori ben distanti da quella che è la città più cara d’Italia, vale a dire Bolzano: in effetti, la località altoatesina ha registrato un rincaro di 608 euro, mentre il tasso di inflazione è superiore ai 2 punti percentuali. (ViterboToday)
Di fronte a questo scenario non si è fatto attendere il commento di Unione Nazionale Consumatori: "Una gelata sul Natale. Questo autunno caldo sul fronte dei prezzi, dato che colpisce spese obbligate come i prodotti alimentari e il carrello della spesa, rischia di frenare, perlomeno per i ceti meno abbienti, i consumi di beni non necessari come quelli tipicamente natalizi". (Myfruit.it)
Cresce l'inflazione a Pordenone. Nel mese di novembre 2024, a seguito della rilevazione dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) dell'Istat, l'indice generale ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile. (PordenoneToday)
Le vongole – come riporta il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – sono aumentate di circa il 76 per cento. I panettoni di oltre il 40. Il pane è lievitato fino a raggiungere i quasi 4 euro al chilo e dal latte all’insalata, fino alla pasta, bisogna mettere in conto una spesa di almeno venti o trenta centesimi in più a confezione. (Salernonotizie.it)