Biden e Trump: la memoria e le altre doti necessarie a un Presidente

Nell'ultima settimana si è molto speculato sulle condizioni di salute del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, apparso affaticato durante durante il primo, molto atteso faccia a faccia con lo sfidante Donald Trump, avvenuto in diretta tv sulla CNN nella notte tra il 27 e il 28 giugno. Ma al di là di ogni superficiale ipotesi e delle simpatie politiche, che cosa dice la scienza sul declino cognitivo legato all'età? Quali capacità cognitive servono, per vestire i panni del leader più influente al mondo? A ben vedere, durante il dibattito, sia il Presidente Biden (81 anni), sia l'ex Presidente Trump (78 anni) hanno avuto défaillance. (Focus)

Su altre testate

Se il piano A è rianimare Joe Biden e sostenerne a oltranza la candidatura per un secondo mandato alla Casa Bianca, e il piano B è sperare a un suo passo indietro per dare spazio a Kamala Harris o paracadutare un altro candidato, esiste anche un piano C. (La Stampa)

Durante un incontro con i governatori democratici alla Casa Bianca, il presidente ha detto che dovrà lavorare meno ore per affrontare la campagna elettorale (AGI - Agenzia Italia)

Alle 20.00 della East Coast il faccia a faccia con George Stephanopoulos è andato in onda con il compito di fare luce sulle condizioni del presidente uscente. Joe Biden riparte dal Wisconsin. A poco più di una settimana dal grande tonfo della sua campagna elettorale, l'intervista di 22 minuti andata in onda questa notte su Abc news ha avuto il compito di essere il manifesto di ciò che verrà da qui fino al 5 novembre. (il Giornale)

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha difeso ostinatamente la sua candidatura e le sue capacità di governare il paese per un secondo mandato, durante una delle interviste più importanti della sua carriera politica. (Sky Tg24 )

Nell’intervista alla Abc, il presidente è apparso più sicuro rispetto al confronto tv con Donald Trump. (L'Unione Sarda.it)

L’appello è stato organizzato dal Leadership Now Project, associazione fondata nel 2018 in risposta ai crescenti timori per le minacce alla democrazia. WASHINGTON – Un gruppo di 168 fra manager, attivisti e finanziatori chiede a Joe Biden di ritirare la sua candidatura alle elezioni presidenziali di novembre. (la Repubblica)