Apple, 95 milioni di dollari per fermare una causa sulla privacy
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Apple ha accettato di pagare 95 milioni di dollari per porre fine a una causa intentata dai consumatori statunitensi che l'accusano di aver registrato a loro insaputa le loro conversazioni private tramite il suo assistente vocale Siri, presente in particolare sugli iPhone. «Apple ha sempre negato e continuerà a negare qualsiasi presunto illecito o responsabilità», si legge nell'accordo firmato che deve ancora essere approvato dal tribunale, riferito da Afp (Italia Oggi)
Su altre fonti
Le registrazioni sarebbero infatti state utilizzare per realizzare pubblicità mirate. (Fanpage.it)
PUBBLICITÀ La proposta depositata in un tribunale degli Stati Uniti risolverebbe una causa di cinque anni fa che ruota attorno alle accuse secondo cui per oltre dieci anni Apple avrebbe attivato in modo surrettizio Siri per registrare le conversazioni attraverso gli iPhone e gli altri dispositivi (Euronews Italiano)
La class action portata avanti da alcuni utenti americani accusava Apple di registrare le conversazioni private degli utenti quando attivavano Siri per sbaglio e di condividere quei dati con inserzionisti terzi. (Federprivacy)
Il colosso di Cupertino, come riportano i media statunitensi, ha accettato il pagamento per risolvere una causa collettiva in cui si sostiene che l'assistente Siri possa essere attivato accidentalmente e quindi registrare parti delle conversazioni delle persone senza il loro consenso. (ilmessaggero.it)
MILANO – Dopo cinque anni, Apple decide di mettere un punto alla vicenda Siri. L’azienda di Cupertino ha accettato di pagare 95 milioni di dollari per risolvere una causa intentata dai consumatori per il suo sistema di assistenza digitale. (la Repubblica)