Alberto Radius, l'inconfondibile suono del rock italiano
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Era il 1972 e io, all’epoca quattordicenne, acquistai Radius, album d’esordio solista di quello che era noto a tutti come il chitarrista rock della Formula 3, all’epoca celeberrima band della nuova musica italiana. Arrivai a casa, accesi l’impianto stereo, misi il disco sul piatto, e improvvisamente mi sentii come un qualsiasi ragazzo inglese o americano, stavo ascoltando un grandissimo disco rock scritto, realizzato, suonato nel mio Paese. (la Repubblica)
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Sanremo. E' passata anche dalla Città dei Fiori la brillante carriera del chitarrista Alberto Radius, morto ieri a 80 anni dopo una lunga malattia. Attivo sin dai primi anni '50 dello scorso secolo, ha iniziato a suonare nei White Booster, per poi passare ai Campanino, Quelli, Il Volo ed infine approdare ai Formula 3 (Riviera24)
Questo soprattutto per la presenza di Nessuno nessuno, brano firmato Battisti-Mogol dalla durata di ben 11 minuti, caratterizzato da una impro finale hard rock tra le più gasanti della storia italiana. (Rolling Stone Italia)
Addio ad Alberto Radius Lutto nel mondo della musica: il 16 febbraio è morto a 80 anni Alberto Radius, chitarrista, cantautore e leader dei Formula 3. L’artista, che ha collaborato anche con star delle musica italiana quali Battiato e Battisti, è deceduto dopo una lunga malattia, come spiegato dalla famiglia in un annuncio che ha fatto subito il giro del web. (Io Donna)
E' morto a 80 anni il chitarrista della Formula 3. Che però è stato molto di più: talent scout ed esploratore attento e curioso (La Repubblica)
Per omaggiare il grande chitarrista Alberto Radius, rispolveriamo un’intervista rilasciata ad Alessio Bertallot qualche tempo fa. di Capital Web (Radio Capital)
Partecipazione alla cerimonia funebre del compianto Alberto Radius, chitarrista da anni residente sui colli banini, scomparso giovedì Presenti alle esequie alcuni esponenti di spicco del panorama musicale italiano tra cui Clara Moroni, nota ai più per essere la corista di Vasco Rossi, e Maurizio Solieri, storico chitarrista del “Blasco” per oltre trent’anni il quale ha voluto ricordare uno dei padri fondatori del rock progressivo nostrano attraverso queste parole in esclusiva al “Cittadino”: (Il Cittadino)