Il caso dei ministri, il governo chiede sacrifici ma si alza gli stipendi

– Settemila e 193 euro in più al mese. Una tredicesima di livello alto in più per ogni mese dell’anno. È questa la dimensione dell’aumento di stipendio (più correttamente: indennità) che 18 membri del governo Meloni non eletti in Parlamento, tra ministri (8) e sottosegretari (10), si ritroveranno se passerà un emendamento alla legge finanziaria. Uno striscione contro la Manovra esposto durante le manifestazioni di Cgil e Uil durante lo sciopero generaleMissing Credit La misura è stata pensata per equiparare l’indennità dei ministri non eletti in Parlamento a quella dei ministri parlamentari, che guadagnano – tra diarie e indennità varie – molto di più. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altre testate

La novità, che arriva con un emendamento della maggioranza alla legge di Bilancio, aggiungerebbe all’indennità di base mensile di circa 10 mila euro lordi (c… (la Repubblica)

Il giornalista: «Jolani spaventa anche gli altri Paesi arabi. (La Verità)

Roma, 16 dic. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, intervenendo alla commissione Bilancio durante l’esame della manovra. (Agenzia askanews)

Stipendi ai ministri non parlamentari, resta l’aumento. Ma nessuno se lo intesta

Poveretti tra tutte le virgolette del mondo, ma il lavoro di un ministro è talmente rilevante e impattante per le nostre vite che è importante si possano scegliere tra le persone migliori. “Aumentare lo stipendio dei ministri? È un errore che ci siano cinque poveretti che guadagnano la metà dei loro colleghi. (LAPRESSE)

Aumento degli stipendi ai ministri, il caso Si è acceso il dibattito per il cospicuo aumento dello stipendio di alcuni ministri previsto in un emendamento alla Manovra. Uno degli interessati allo scatto, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha difeso il provvedimento, parlando di una norma giusta e, per evitare polemiche, ha proposto che vada in vigore dal prossimo Governo. (Virgilio Notizie)

Se ancora non è chiaro che fine farà la contestatissima norma per alzare (di circa 7mila euro lordi al mese) gli stipendi a ministri e sottosegretari non eletti in Parlamento, l’emendamento alla Manovra già ribattezzato come il “bonus di Natale” in nome della lotta ai privilegi della “casta”, una cosa è certa: nessuno – o quasi – sembra più disposto a intestarsi il provvedimento. (ilmessaggero.it)