Il sindaco messo alle corde scomoda (pure) il fascismo: "In aula scene da Ventennio"
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All'indomani della bagarre in aula e delle dimissioni dell'assessore alla Casa Guido Bardelli finito nelle intercettazioni con l'ex dirigente comunale Paolo Oggioni, agli arresti domiciliari e indagato, in cui riteneva necessario far cadere la giunta per alcuni ostacoli messi all'urbanistica il sindaco appare provato ma fermo sulla sua linea: «Sull'urbanistica ritengo che abbiamo ragione». Quello che proprio non è andato giù al sindaco sala, ieri in aula non sono state le richieste di dimissioni della avanzate dagli scranni del centrodestra con fischi e cartelloni - lui dice - quanto i toni usati da FdI che inneggiavano a «scardinare il sistema Milano e a liberare la città dal peggior sindaco che si sia mai visto», con il capogruppo Riccardo Truppo che cestinava le delibere dell'assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi. (il Giornale)
La notizia riportata su altri giornali
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Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando quanto successo ieri in Consiglio comunale con Fratelli d'Italia che ha chiesto le sue dimissioni. Io non mi scaldo per la richiesta di dimissioni, nel teatrino della politica queste cose avvengono - ha detto -. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Scene da Ventennio, una destra descritta come una forza politica con connotazioni fasciste. La narrazione del sindaco di Milano, Beppe Sala, oltre a confondere la realtà con la fantasia nasconde un pregiudizio politico ancora più grave: Fratelli d’Italia, secondo il suo ragionamento, non può svolgere il ruolo di opposizione nel Consiglio comunale di Milano. (il Giornale)
Mettetevi nei panni di una famiglia milanese. Una famiglia che è riuscita con sacrifici a versare un acconto per comprare una casetta con una stanza in più dove sistemare un figlio in più. Poi, dopo aver scucito 200mila euro, tutto si è fermato: pratica bloccata per via della guerra tra procura e Comune di Milano (Liberoquotidiano.it)
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a margine del Forum del Welfare 2025, è tornato sullo scontro avvenuto lunedì nella seduta del Consiglio comunale in merito all’inchiesta sull’urbanistica del capoluogo lombardo. (LAPRESSE)
Una giornata dura quella di lunedì per il sindaco Beppe Sala. Non tanto per la richiesta di dimissioni, ma per la bagarre andata in scena durante il suo discorso, quando il capogruppo di Fratelli d’Italia, Riccardo Truppo si è alzato e ha preso dai banchi della giunta dei documenti per buttarli nel cestino della spazzatura dicendo «questo è il modello Milano, tutto lavoro inutile». (Corriere Milano)