Bioware festeggia il Dragon Age Day 2024 regalando l'editor di Veilguard e pubblicando la patch 4
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Bioware vuole festeggiare il Dragon Age Day 2024, che cade esattamente oggi, spingendo l'acceleratore su Dragon Age: The Veilguard, l'ultimo capitolo della serie arrivato di recente. Ha quindi in programma diverse iniziative. La più rilevante è sicuramente legata all'editor di gioco, che sarà disponibile gratuitamente per tutti. L'altra è la pubblicazione della patch 4, che risolve alcuni problemi residui e aggiunge tra le altre cose la modalità fotografica. (Multiplayer.it)
Ne parlano anche altri media
La director di Dragon Age: The Veilguard, Corinne Busche, ha rifiutato di rivelare i dati ufficiali sulle vendite del gioco, nonostante le voci di scarso successo commerciale. Senza contare che Dragon Age: The Veilguard è stato anche escluso dalle principali categorie dei The Game Awards 2024, tra critiche e polemiche. (Spaziogames.it)
Un titolo che, oggi, rappresenta un antenato di Baldur's Gate 3 (lo trovate su Amazon) in grado di dare uno scossone all'immaginario fantasy videoludico, entrato rapidamente tra i giochi più amati di sempre del genere. (Spaziogames.it)
Ora, il gioco è proposto a soli 39,98€, con uno sconto del 43% rispetto al prezzo originale di 69,99€. Un’occasione straordinaria per chiunque voglia vivere un’esperienza narrativa e di gioco coinvolgente. (Spaziogames.it)
BioWare, ha rilasciato recentemente il tanto chiacchierato Dragon Age: The Veilguard, sostenendo di essere tornata alle sue radici dopo gli ultimi due, deludenti, progetti. Il creative director John Epler ha spiegato in un'intervista a GamesRadar che la strategia adottata per la realizzazione di questo nuovo capitolo della serie si è basata sul guardare al passato. (Tom's Hardware Italia)
Situato nel prestigioso Members Club di House of Nine di Firenze, il Daisy's Restaurant offre un'esperienza culinaria rivoluzionaria dedicata a tutti gli amanti della musica e della ristorazione di alto livello. (Il Giornale d'Italia)
Ci fu un’epoca in cui il nome Bioware era garanzia di qualità, soprattutto nell’ambito dei giochi di ruolo. Tra la fine degli anni ’90 e tutti gli anni 2000, qualsiasi gioco uscisse dalle mani di questi grandi artigiani del videogioco era, se andava male, un ottimo gioco, il più delle volte invece un capolavoro. (WIRED Italia)