Pm, Pazzali può usare gli hacker per notizie sull’indagine
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C’è il “concreto pericolo” che Enrico Pazzali, presidente autosospesosi di Fondazione Fiera Milano e titolare di Equalize, agenzia investigativa al centro dell’inchiesta sulle cyber-spie, indagato e “a piede libero” possa “acquisire informazioni segrete relative alle indagini a proprio carico”, entrando in chat e mail degli investigatori “sulle quali scorrono” dati ed elementi dell’inchiesta. E ciò grazie ai “servizi illeciti offerti” da Gabriele Pegoraro, anche lui indagato e “a piede libero”, o da altri hacker (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altri media
«Io con Pazzali avevo dei contatti, ma ero assolutamente ignara nella maniera più assoluta che lui facesse questo tipo di attività. (Corriere Milano)
Il caso di Enrico Pazzali, presidente autosospesosi di Fondazione Fiera Milano e titolare di Equalize, si complica. Secondo la Procura di Milano, esiste un "concreto pericolo" che possa accedere a informazioni segrete relative all'inchiesta sulle cyber-spie, in cui risulta indagato e attualmente "a piede libero". (Sky Tg24 )
In ogni caso, io sono assolutamente tranquilla". Lo dice la stessa ministra del Turismo, a margine di un evento a Palazzo Lombardia, rispondendo ai cronisti che le chiedono se abbia o no l’intenzione di rimanere nel governo, qualunque sarà l’esito, o stia valutando l’ipotesi di fare un passo indietro. (Adnkronos)
Milano – Dopo le dichiarzioni di Carmine Gallo, l’ex superpoliziotto morto lo scorso 9 marzo, e dell’hacker Samuele Calamucci finite nel fascicolo depositato dai pm al Riesame che sarà discusso mercoledì, ha annunciato querela anche Gianluca Tognozzi, legale del generale Carlo De Donno, ex vicedirettore dell’Aisi, il servizio di sicurezza interno. (IL GIORNO)
"Io so che Calamucci girava con questi fogli con tutti i lavori da fare e aveva dei lavori che si chiamavano 'Per i cugini israeliani'". (Tiscali Notizie)
Vero anche quando è falso, falso anche quando è vero, ed entrambe le cose quando sembra nessuna delle due: il prototipo delle attività illecite praticate dalla società di reportistica reputazionale Equalize, appartenente al presidente di Fondazione Fiera Milano Enrico Pazzali e guidata dal poliziotto Carmine Gallo (morto di infarto il 9 marzo) e dall’hacker Samuele Calamucci, risalta in ciò che di ulteriore emerge — nei nuovi documenti depositati dai pm al Tribunale del Riesame — su un già intuito hackeraggio: i messaggi whatsapp carpiti nel 2020-2021 ai telefoni violati di alcune persone che Pazzali riteneva ostili, quali il presidente di Cassa depositi e prestiti Giovanni Gorno Tempini, i giornalisti economici Giovanni Pons, Gianni Dragoni e Guido Rivolta, la comunicatrice Giuliana Paoletti. (Corriere Milano)