Violenza sessuale a scuola: la culpa in educando prevale su quella in vigilando

Il tribunale di Firenze condanna i genitori di uno studente sedicenne ritenuto colpevole di violenza sessuale aggravata nei confronti di una compagna di scuola (il fatto, tra l’altro, era avvenuto proprio fra le pareti scolastiche). Il ministro Valditara prende spunto dalla notizia per rimarcare l’importanza di questa decisione giurisprudenziale che, però, per la verità non è la prima sull’argomento. (Tecnica della Scuola)

La notizia riportata su altri media

Nel 2022, il ragazzo, allora minorenne, era stato condannato in sede penale per violenza sessuale aggravata. (Zoom24.it)

Fa discutere, ed è comprensibile, la sentenza che chiama i genitori a rispondere civilmente per la condotta del figlio, all'epoca sedicenne, colpevole di aver violentato una compagna di classe. In sostanza: la famiglia non è stata ritenuta capace di fornire la corretta educazione al figlio e quindi, secondo il giudice, merita di essere condannata. (il Giornale)

Dopo la sentenza penale (non ancora definitiva) che, nel 2022, ha riconosciuto la responsabilità del ragazzo, i genitori sono stati citati in una causa civile per «culpa in educando», ossia per non avere insegnato al figlio i principi fondamentali di rispetto per le persone, ma al contrario l’uso della violenza e della prevaricazione messi in atto dal ragazzo. (ilmessaggero.it)

E che solo adesso si stanno lentamente rimarginando. Dopo il pronunciamento sul caso del tribunale dei minorenni di Firenze nel 2022 è arrivata nel giugno scorso una sentenza civile, emessa dal giudice Massimo Maione Mannamo, per la quantificazione del danno. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Enpapi, l’Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica, aveva avviato un procedimento civile, chiedendo di accertare la responsabilità riguardo ai comportamenti illeciti posti in essere a suo danno e un risarcimento di circa 200 milioni di euro. (Il Giornale d'Italia)

I giudici hanno, infatti, ritenuto responsabili i genitori del giovane, all’epoca dei fatti ancora minorenne, di non averlo educato bene. Il Tribunale di Firenze ha condannato ad un risarcimento di circa 27mila euro i genitori di un ragazzo – all’epoca 16enne – che aveva violentato una compagna di classe in uno sgabuzzino della scuola. (il Giornale)