Angelo Burzi, i funerali e la lettera di addio: «Sono innocente, protesto interrompendo il gioco»
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In questo caso, con il contributo significativo del presidente e relatore della Corte, l’ultimo arrivato sulla scena».
Renzi: «Tutti dovrebbero leggere questa lettera». «Credo che nessuno possa giudicare, ma tutti dovrebbero leggere queste parole.
L’ultimo saluto ad Angelo Burzi. Tra i presenti, il viceministro allo Sviluppo economico, Gilberto Pichetto, il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, l’ex governatore Enzo Ghigo, diversi esponenti di Fratelli d’Italia. (Secolo d'Italia)
Su altri media
Essendo persona preparata e colta non si arrese rispetto alle assoluzioni del primo grado, ma appellandosi a sua volta ottenne la condanna nel successivo appello. Alla fine del processo di appello, 14 dicembre u. (ilGiornale.it)
Accanto alla moglie Giovanna e ai figli, sono tanti gli esponenti politici presenti, tra cui il governatore Alberto Cirio e l’ex governatore Roberto Cota. (Corriere della Sera)
Le sue parole vengono accolte da un applauso corale, manifestazione per certi versi inconsueta in un contesto come questo, di «sabaudade». I due ex governatori Enzo Ghigo, nella cui giunta Burzi fu assessore al Bilancio, e Roberto Cota, amico e compagno di sventure negli ultimi anni, prendono posto poche file più avanti. (Corriere della Sera)
Essendo persona preparata e colta non si arrese rispetto alle assoluzioni del primo grado, ma appellandosi a sua volta ottenne la condanna nel successivo appello. La lettera testamento di Burzi. "Conoscere per decidere. (Prima Chivasso)
Dapprima i giudici dei primo processo d'appello, i quali, con una sentenza che definire iniqua e politicamente violenta è molto poco, azzerarono la sentenza di primo grado che mi vide assolto per insussistenza del fatto dopo due anni di dibattimento in aula". (La Repubblica)
Perché quando sei sotto indagine in quel modo non è facile vivere, specie per chi ti sta accanto. Lo scrive Matteo Renzi su Facebook, pubblicando la lettera che ha lasciato Burzi prima di togliersi la vita, sparandosi alla tempia la notte di Natale. (La Stampa)