Libano, esplodono i cercapersone di Hezbollah: «Almeno 8 morti e migliaia di feriti»

Almeno otto morti e quasi 2.800 feriti. Questo il bilancio di una serie di esplosioni che si sono verificate in Libano e anche in territorio siriano, causate da un attacco hacker, sembra da parte di Israele. Da quanto si apprende pirati informatici sono riusciti a far esplodere grazie a una “tecnologia avanzata” i dispositivi cercapersone di alcuni membri di Hezbollah in diverse località: la periferia sud di Beirut, roccaforte del partito libanese; la valle della Bekaa, retrovia del movimento armato; e anche nel sud del Libano, dove Hezbollah è impegnato da un anno in una “guerra di logoramento” contro lo Stato ebraico (L'Unione Sarda.it)

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Migliaia di feriti, molti sono membri di Hezbollah che punta il dito contro Israele (LAPRESSE)

Nel pomeriggio di oggi, 17 settembre, si sono registrate diverse esplosioni di ricetrasmittenti in Libano. A esplodere sarebbero stati i cosiddetti ‘cercapersone’ utilizzati da membri di Hezbollah. Secondo le autorità sanitarie le esplosioni avrebbero causato almeno 8 morti e 2750 persone ferite, di cui 200 in modo grave. (Sky Tg24 )

Un attacco hacker di Israele in Libano ha causato l'esplosione dei cercapersone con oltre mille feriti. Il centro di Beirut è nel caos con il traffico impazzito sulla strada di San Paolo e le sirene delle ambulanze che stanno squarciando la normalità della capitale. (LaC news24)

Alta tensione - Esplosi i cercapersone di Hezbollah in Libano: mille feriti

L’ambasciatore iraniano in Libano, Mojtaba Amani, è tra le numerose persone rimaste ferite nell’esplosione dei cercapersone attribuita a un attacco israeliano e avvenuta in diverse parti non solo del Paese dei cedri, ma anche in Siria. (Firenze Post)

Il ragazzo, Mohammed Mehdi, era un affiliato al gruppo sciita. Ali Ammar è uno dei politici più in vista all’interno del gruppo di Hezbollah, eletto nel distretto di Baabda, siede in parlamento dal 1992 e ha fatto parte di diverse co… (La Stampa)

Se questo attentato avesse avuto esito positivo la guerra aperta al confine fra Libano e Israele sarebbe scoppiata nel giro di poche ore. Attentato sventato dallo Shin Bet, il controspionaggio israeliano. (Nicola Porro)