La difesa comune europea è un trucco o un mostro: per me la manifestazione di sabato va rifiutata

La debacle della segretaria del Pd al Parlamento Ue, dove nessuno del suo partito ha votato no al riarmo, è dovuta anche alla inconsistenza furbesca delle sue posizioni. Schlein afferma di essere contraria al piano di riarmo di 800 miliardi di Ursula von der Leyen, perché sarebbe distribuito tra i singoli eserciti nazionali, mentre si dichiara favorevole alla cosiddetta difesa comune europea. Ma cosa vuol dire davvero difesa comune e da chi l’Europa dovrebbe difendersi e contro chi dovrebbe armarsi? Su questo il documento del Parlamento Europeo è chiarissimo: i nemici sono la Russia, la Cina e i loro alleati, ai quali bisogna sottrarre l’Africa e ogni paese che subisca la loro influenza. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri giornali
Il mettere insieme il procurement dei sistemi d'arma, è sicuramente una buona idea sebbene si debba ancora capire in che modo verrà (Inside Over)
Si dice che l’uomo non impari dalla storia, ma possiamo aggiungere che, probabilmente, non impara nemmeno dalle storie. Quello di Davide e Golia è uno degli episodi biblici più noti e al di là degli aspetti leggendari, il fatto che resta è che in un duello, colui che è sfavorito riesce a vincere solo ponendosi ad un livello diverso. (LaC news24)
Innanzitutto, il piano prevede un indebitamento massiccio degli stati membri, con una deroga alle regole di bilancio che esclude le spese militari dal calcolo del rapporto deficit/PIL. (Radio Radio)

Il Pd, quasi da tradizione, si è spaccato. – Giorgio Gori, lei è tra i dieci europarlamentari del Pd che hanno votato a favore della risoluzione al piano di Ursula von der Leyen. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
A questa dobbiamo aggiungere una autonoma difesa europea e in un futuro prossimo un esercito e infrastrutture integrate per ricostruire una deterrenza monca e continuare nel sostegno umanitario e militare all’Ucraina per dissuadere Putin da altri attacchi e aprire a una negoziazione credibile. (GLI STATI GENERALI)
Leggo analisi, ascolto esperti, osservo il mondo muoversi su traiettorie sempre più instabili, eppure non riesco a capire cosa sia giusto per noi europei. Mi sento intrappolato tra due spinte contrapposte. (Livesicilia.it)