Ganna, la prima è d'argento: Pippo battuto da Evenepoel nella crono. «Non la digerisco, volevo l’oro»

«Presidente, mi dispiace che lei abbia preso tanta pioggia per me...». La prima medaglia dell’Italia ai Giochi di Parigi è d’argento, e ce la regala un ragazzo di Verbania talmente educato e d’altri tempi, che addirittura si scusa con Sergio Mattarella, accorso al Pont Alexandre III per vedere la prova olimpica a cronometro. Filippo Ganna è fatto così, e quando scende dalla bicicletta, sotto il temporale che dopo aver flagellato la gara cessa di colpo proprio all’arrivo dell’ultimo corridore, va a salutare il presidente della Repubblica. (ilmessaggero.it)

Su altre fonti

È di tre medaglie il bottino di ieri per l’Italia alla chiusura della prima giornata dei Giochi. Pubblicità (la VOCE del TRENTINO)

Non sono fortissimo sul bagnato e forse il risultato lo ha dimostrato. Così Filippo Ganna, medaglia d’argento olimpica nella cronometro individuale maschile di ciclismo, durante l’incontro con i giornalisti italiani a Casa Italia a Parigi (CremonaOggi)

E si rammarica, anzi si incavola, perché voleva l'oro, ma Evenepoel era imprendibile. Ma a Top Ganna va l'oscar della gentilezza, e della buona educazione: “Presidente, mi dispiace che lei abbia preso tutta questa pioggia per causa mia”, dice al presidente della Repubblica, che era andato a vederlo. (ilmessaggero.it)

Fuga di candidati nel centrodestra. In Liguria rimangono solo i «civici»

“Si sa che non sono un drago sul bagnato, però lo sapevo da tre giorni”. PARIGI — Sul podio è tutto più bello, anche prendere quel po’ di pioggia che ancora in cielo era rimasta, le ultime gocce piene di se, di forse. (la Repubblica)

"Sono il primo degli sconfitti – ha aggiunto – ma dedico questa medaglia a me stesso". (la Repubblica)

Dopo Emilia-Romagna e Umbria, la maggioranza è in affanno anche sui nomi per il dopo Toti. E l’ex governatore, uscito dai domiciliari, vedrà i fedelissimi per decidere il da farsi.Il centrodestra potrebbe subire un secco 3-0 alle regionali d’autunno. (La Verità)