Cultura: il Fai “apre” al pubblico 750 luoghi speciali in 400 città

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Agenzia askanews INTERNO

Milano, 11 mar. – Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano per la 33eima edizione le Giornate Fai di Primavera, il principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal Fondo per l’Ambiente Italiano Ets grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari: 750 luoghi in 400 città saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi Fai attivi in tutte le regioni. (Agenzia askanews)

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Ma il 2025 segna un traguardo importante per il Fondo per l’Ambiente Italiano che nasceva nel 1975 (proprio come il Ministero della Cultura) per iniziativa di Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli. (Artribune)

Il fine settimana del 22 e 23 marzo 2025 sarà dedicato alla cultura paesaggistica e culturale del nostro paese. Infatti, torna l’appuntamento con le Giornate FAI di Primavera. Durante le giornate di sabato e domenica ci saranno tantissimi luoghi, spesso inaccessibili o poco conosciuti, che saranno aperti al pubblico per ammirarli durante questo evento. (alfemminile.com)

Una (Io Donna)

Elenco dei luoghi visitabili e modalità di partecipazione all’evento su: www. (LA NAZIONE)

Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano per la 33a edizione le Giornate FAI di Primavera, il principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal FAI-Fondo per l’Ambiente italiano ets grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari: 750 luoghi in 400 città saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 delegazioni e gruppi FAI attivi in tutte le regioni. (ChietiToday)

Oggi sede di Firenze Fiera e solitamente chiusa al grande pubblico, la villa, appartenente al patrimonio della Regione Toscana, fu costruita tra il 1886 e il 1891 dalla famiglia Strozzi di Mantova su progetto di Gerolamo Passeri e fu modificata da Michelucci con l’aggiunta del belvedere nel 1925; a lungo residenza privata, è stata trasformata negli anni Sessanta del Novecento nel più grande complesso congressuale di Firenze. (LA NAZIONE)