Il caso Netanyahu agita l'Europa. La cautela di Parigi e Berlino
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«Tutti gli Stati che hanno ratificato lo Statuto di Roma (che istituisce la Corte penale internazionale, ndr), inclusi tutti gli Stati membri dell’Unione europea, hanno l’obbligo di eseguire i mandati di arresto emessi dalla Corte», dice un portavoce della Commissione europea, ribadendo la posizione espressa a caldo dall’alto rappresentante per gli Affari esteri Josep Borrell. In realtà non è così semplice, perché i Paesi membri hanno espresso posizioni diverse. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri media
Lo dichiara all'ANSA un portavoce della Commissione Europea, sottolineando che l'esecutivo blustellato "ha preso atto" del mandato di arresto contro il primo ministro … (L'HuffPost)
I criminali di guerra sono altri”, dice il vicepremier a margine dell’assemblea Anci. Il leader della Lega, dunque, ha una posizione molto diversa rispetto a quella del ministro Guido Crosetto, esponente di Fdi. (Il Fatto Quotidiano)
Per la premier italiana le motivazioni della Corte Penale Internazionale "dovrebbero essere sempre oggettive e non di natura politica". A parlare del mandato di arresto internazionale per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e per l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant è anche Antonio Tajani: "Noi rispettiamo e sosteniamo la Cpi ma siamo convinti che quello che deve svolgere sia un ruolo giuridico e non politico" (Sky Tg24 )
Ma non per i crimini di cui è accusato dalla Corte dell’Aia. (il manifesto)
"Se venisse in Italia sarebbe il benvenuto", ha detto. "I criminali di guerra sono altri". (Fanpage.it)
L'Ungheria, se il premier israeliano Benjamin Netanyahu arrivasse davvero sul suo suolo e non fosse arrestato, "violerebbe i suoi obblighi legali internazionali e la posizione dell'Ue sulla Corte penale internazionale". (L'Eco di Bergamo)