Urso rassicura su Versalis, ma la Cgil non firma
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«Siamo impegnati a tutti i livelli per salvaguardare e rilanciare l’industria della chimica italiana, settore strategico per il sistema industriale del Paese». La rassicurazione del ministro Adolfo Urso, in apertura del tavolo con Eni Versalis, sindacati e cinque Regioni, sul piano di riconversione industriale della società della chimica su cui Eni vuole investire 2 miliardi, sembra far partire il confronto sul binario giusto. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Se ne è parlato anche su altri media
L’accordo, sottoscritto dalle organizzazioni sindacali UGL Chimici, Femca Cisl, Uiltec Uil e Cisal, rappresenta un passo fondamentale per il futuro della chimica italiana, con un piano di investimenti da oltre 2 miliardi di euro per lo sviluppo della chimica circolare, bio e specializzata. (ravennanotizie.it)
In realtà, l’Eni, così come annunciato da mesi dai manager, prevede di trasformare l’impianto di cracking di Priolo, che dovrebbe chiudere a fine anno, in una bioraffineria con un investimento di circa 900 milioni. (BlogSicilia.it)
Al centro della discussione, il futuro dei poli industriali siciliani, dove verranno realizzate una bioraffineria per la produzione di diesel rinnovabile e SAF per aerei, oltre a un impianto dedicato al riciclo chimico delle plastiche. (RagusaOggi)

Un progetto che solleva preoccupazioni tanto per la tenuta occupazionale quanto per il futuro manifatturiero del Paese. Oggi a Roma, presso la sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, si è svolto un tavolo di confronto sul futuro della chimica di base in Italia, un settore strategico che attraversa una fase di profonda incertezza. (Collettiva.it)
Il protocollo mira a garantire il mantenimento dei livelli occupazionali, inclusi quelli dell’indotto, e prevede un piano di riconversione industriale per la società chimica Versalis, con un investimento potenziale di 2 miliardi di euro. (TeleRama News)
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